Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Rampitour: il tour solidale nell'emergenza COVID-19

Si ritorna a pedalare con il Rampitour, dalla Uisp di Parma ecco le prime informazioni.

 

Nella comprensibile impossibilità di prevedere quale sia il futuro prossimo delle nostre manifestazioni, viaggiamo spediti verso l’annullamento di decine di eventi.
Era prevedibile che i tempi sarebbero stati lunghi, la pandemia ha presentato problematiche uniche nel suo genere ed esiti del tutto imprevedibili che comportano variazioni continue quanto inaspettate delle strategie.
Unica certezza quella dell’efficacia del distanziamento sociale e dell’importanza di comportamenti consapevoli e responsabili dei singoli.

Nel frattempo, si lavora per elaborare procedure attuative realmente utilizzabili quando sarà possibile ripartire con le manifestazioni organizzate. I DPCM e le Ordinanze regionali offrono gli elementi basilari utili per realizzare piani organizzativi adeguati.

Ma le manifestazioni ciclistiche hanno un fattore comune insito in quei momenti di ammassamento (che ogni disposizione puntualmente vieta) che rappresentandone l’essenza, le caratterizzano fortemente.
Concentramenti inevitabili che si verificano nei momenti di ritrovo, iscrizione, aggiudicazione dei dorsali e dei cartellini di viaggio, le successive fasi di restituzione; poi gli arrivi, i ristori, i pasta party, le premiazioni.

Per non parlare dello svolgimento stesso della manifestazione, sia essa gara, cross country, cicloraduno, escursione, gran fondo o semplice pedalata; nelle fasi di partenza, lungo il percorso, nei concentramenti dei ristori e negli arrivi si susseguono azioni facenti parte dell’essenza insita della disciplina, tutte tendenti ad ammassamenti da parte dei partecipanti impossibili da controllare, e ancor meno da contrastare.

A queste problematiche derivate dal normale svolgimento della disciplina, si deve aggiungere anche la diffidenza dei gestori di bar, circoli, ristoranti, aziende, luoghi solitamente prescelti come sedi logistiche, che ora immaginiamo restii nel rendersi disponibili ad accettare oneri responsabilità derivate dall’accettare manifestazioni di centinaia di ciclisti e sportivi all’interno dei loro esercizi commerciali.
Le ordinanze, infatti, citano i proprietari e gli esercenti come responsabili della messa in sicurezza dei luoghi di loro competenza, della loro disinfezione e sanificazione, della corretta gestione delle situazioni che possono generare ammassamenti.

 Problemi di non facile soluzione che immaginiamo rendano molto difficile una ripartenza a tempi brevi, pur non escludendo a priori che comunque questo possa avvenire.

Nel frattempo, continuiamo a pedalare in forma individuale rispettando le disposizioni deliberate per limitare la diffusione o la ripresa della diffusione del contagio, indirizzate a tutelare il bene comune della società rappresentato dalla salute dei singoli.

E proprio nel rispetto di queste scelte destinate a rispettare il bene comune, che stiamo per pubblicare due manifestazioni destinate a mantenere acceso il lume delle manifestazioni ufficiali che contribuisce a farci sentire, pur distanti, ma uniti grazie al senso che scaturisce dall’adesione ad una comune iniziativa.

Si tratterà di due eventi: uno per la strada ed uno per gli amanti della MTB.

Il primo, il Tour Solidale Covid-19, ricalcherà a grandi linee alcuni di quei percorsi del Tour dell’Appennino che non siamo riusciti ad organizzare con l’aggiunta delle tre iniziative che facevano parte dell’Appennino Bike dello scorso anno: VeloCisa, Raschi e Giro delle Terme.

Il secondo, il RampiTour, che riproporrà molte delle tappe del Rampikino 2020.

Come funzionerà?

Per grandi linee, si tratterà di iscriversi on line ad una delle due iniziative ( o anche a tutte e due)  pagando una quota che, badate bene, in gran parte (tutto il ricavato) sarà devoluta in beneficenza a favore di uno dei comparti della struttura Ospedaliera messa duramente a prova dalla pandemia.

Una volta iscritti, si potranno scaricare le varie tappe che potrete percorrere in qualsiasi giorno dei prossimi mesi, ma entro il 29 novembre, data in cui verranno stilate le graduatorie in base alle tracce in gpx che avrete fatto pervenire o degli scontrini di un qualsiasi esercizio commerciale staccato in uno dei luoghi indicati come località di controllo.

Ogni tappa avrà una sua traccia cartacea o digitale con le indicazioni da seguire.

Due gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere: il primo, ma non in ordine di importanza, quello di fare pedalare, e soprattutto di farlo anche se pur individualmente, idealmente uniti da identico scopo e motivazione. Il secondo, non meno importante, di fare anche noi ciclisti la nostra parte nel contribuire per una nobile causa.

Nei prossimi giorni verranno diffuse altre info su questa iniziativa, intanto ecco i primi due volantini

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