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Si chiude l'assemblea di Rimini: la Uisp rilancia sulla riforma

"La Uisp chiede la riforma dello sport con un baricentro chiaro, le Regioni" ha detto Vincenzo Manco, vicepresidente nazionale, concludendo i lavori

L'assemblea nazionale Uisp si è chiusa nella mattinata dell'11 settembre a Rimini Fiera, nel corso di SportsDays. Vincenzo Manco, vicepresidente nazionale Uisp, ha concluso i lavori dopo tre giorni di discussione, alla presenza di 250 rappresentanti dell'associazione provenienti da tutta Italia. "La Uisp chiede la riforma del sistema sportivo con un baricentro chiaro, le Regioni", ha detto Manco, rispondendo al presidente del Coni Petrucci che, nel suo intervento di venerdì, aveva escluso la necessità di una riforma dello sport.

"Lo sport di cittadinanza è il nostro impegno costante. Già dai prossimi giorni chiameremo al dialogo le amministrazioni locali e regionali su questo tema per costruire tavoli comuni di lavoro. Siamo pronti a collaborare con il Coni per lo sviluppo dello sport in un momento di crisi, a patto che il confronto sia produttivo, paritario e che le nostre idee di sport sociale e per tutti siano ascoltate. Lo sport - ha concluso Manco - è veicolo di politiche sociali per la salute, l'inclusione, l'ambiente, la solidarietà. Si apra una stagione nuova per sostenere il valore sociale dello sport come avviene nel resto d'Europa. La Uisp è pronta a fare la sua parte, sia sul territorio, sia a livello nazionale. Anche il Coni e il governo devono fare la loro, senza vessare le società sportive del territorio, senza avvitarsi sulla logica dei tagli alla cieca. La Uisp organizzerà un'assemblea nazionale delle società sportive entro la prossima estate: solo affrontando i problemi dello sport sul territorio si può pensare allo sviluppo. Le società sono le protagoniste del movimento sportivo: vanno ascoltate e sostenute nei fatti. Lo sport può rappresentare uno dei volani per rimettere in moto il paese: impiantistica, turismo, occupazione, salute".

"Il bilancio della presenza Uisp a SportsDays - ha aggiunto inoltre Manco - è molto positivo. Siamo stati visibili e abbiamo portato qui le facce dello sportpertutti. C'era il rischio di vederci confusi in una grande kermesse e quello di caratterizzarci poco. Non è stato così: la Uisp ha 'bucato' giornalisticamente, ci siamo fatti notare con il nostro carico di idee, proposte e attività. Abbiamo cercato di trasmettere un nostro profilo chiaro, identitario e convinto: la Uisp sta con coloro che si danno da fare per ripensare il paese in chiave riformista. Nei dibattiti e workshop che abbiamo organizzato c'è stato un tema che ha legato tutti gli altri, come ci ha brillantemente ricordato il sindaco di Udine, Furio Honsell: quello della sostenibilità come base per ricostruire un'idea condivisa di comunità. Politiche pubbliche e riequilibrio: in questo senso va letta la nostra scelta di aprire con i diritti delle donne nello sport".

"Il tema della riforma dello sport vede nelle Regioni un baricentro: chiediamo al presidente Vasco Errani, che si è molto rammaricato per non aver potuto prender parte ai nostri lavori, di istituire un centro di riferimento specifico sullo sport all'interno della Conferenza Stato-Regioni. Chiediamo alle Federazioni sportive e al Coni rapporti coerenti, politiche condivise e azioni di mutuo rispetto. Non è possibile che alcune Federazioni trovino la strada per lavorare bene con noi, con mutua soddisfazione come nel caso della ginnastica ed altre, come il tennis, ostacolino la collaborazione con la promozione sportiva e con la Uisp. Per noi è importante la riforma, per il Coni no. Però il presidente Petrucci ha parlato di ritocchi al sistema sportivo: quali?".

"L'Anci - Associazione Nazionale Comuni d'Italia, invece, dice sì ad un organismo nel quale ci siano i vari soggetti dello sport insieme ai Comuni. C'è la necessità di collaborare anche con soggetti privati, per questo vogliamo rilanciare il tema della responsabilità sociale di impresa".

"In questi giorni la Uisp ha dato vita ad un confronto alto su una serie di temi: questo significa che l'associazione sta pensando al futuro. Provo a richiamare alcuni temi che sono stati ricorrenti negli interventi e segnano tempi e contenuti della nostra agenda. Ripeto: avviare al più presto tavoli con le Regioni allargando il sistema delle alleanze. Dobbiamo predisporre un testo da condividere al nostro interno e sottoporre al confronto con cittadini, corpi intermedi, istituzioni. Si apre una stagione nuova ma veniamo da un percorso lungo. Il nostro lavoro si radica in un sistema di valori condiviso. La Uisp deve presidiare i tavoli della concertazione sociale. Abbiamo bisogno di competenze, a cominciare da un vero Centro studi dell'associazione. In questo senso c'è bisogno di un percorso di consolidamento di un sistema a vasi comunicanti tra progetti ed esperienze dei Comitati sul territorio, che rappresentano la nostra caratteristica più forte ed unica nel panorama sportivo e associativo. Le nostre strutture territoriali devono essere all'altezza dei compiti anche attraverso una maggiore razionalizzazione delle modalità di funzionamento. Le leadership nella Uisp, ad ogni livello, devono essere condivise: in questo riconosciamo un primato alla politica, quella dell'autentica partecipazione, autonomia e democrazia. I rapporti politici con le istituzioni del territorio vanno rafforzati, con l'ausilio del livello nazionale. Per questo, una volta scelte le priorità è necessaria una cornice di regole certe da rispettare e far rispettare ovunque nell'associazione".

"Da questa assemblea di Rimini emerge una centralità condivisa delle nostre attività. La fatica è enorme, la passione è tanta: anche nelle attività organizzate durante SportsDays nel PalaUisp abbiamo avuto una rappresentazione della nostra forza e originalità rispetto al resto del panorama della promozione sportiva. Proprio per questi motivi dobbiamo porre maggiore attenzione al modello di funzionamento del nostro comparto attività, intervenendo per innovare costantemente le offerte di pratica. In questo solco si inserisce il tema delle opportunità di partecipazione e condivisione: dalle pari opportunità di genere alla necessità di coinvolgere più radicalmente in questo percorso le nostre società sportive. Lanciamo la proposta di un incontro nazionale con le società da tenersi entro l'estate del prossimo anno".

"La Uisp ha mostrato di avere le carte in regola per stare all'interno della discussione sul nuovo welfare nel nostro paese. Vogliamo poter dire la nostra, essere presenti nelle sedi della concertazione territoriale e nazionale. Riteniamo sbagliate le scelte del governo in questo campo, le politiche sociali sono state praticamente cancellate. Ravvisiamo la necessità di un 'nuovo umanesimo' che ispiri il vivere individuale e collettivo. Nella nostra discussione abbiamo definito meglio le caratteristiche di un nuovo orizzonte che chiamiamo sport di cittadinanza. Portiamolo avanti tutti insieme, forziamo quell'orizzonte e mettiamoci a disposizione di un cambiamento del paese al quale la Uisp può dare il suo contributo".

(i.m.)

 

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