Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Tra rocce, fango e sole

A Roccamalatina, in provincia di Modena, si è svolto sabato 7 aprile il quinto Trail della Riva. Una delle gare più apprezzate dagli atleti valida anche come selezione per il trofeo delle regioni
di Francesco Mazzanti

ROCCAMALATINA (MO) – I campi intorno a Roccamalatina si svegliano coperti di brina. C'è voluta qualche ora prima che si scaldassero sotto il sole di questo sabato primaverile. Come si auguravano gli organizzatori il clima è stato un fratello generoso e la quinta edizione del Trail della Riva si è svolta tra i colori del parco resi ancora più nitidi dal lavoro del sole. La gara di sabato 7 aprile, organizzata dal Mud and snow team, prevede due percorsi, uno da 20 e uno da 34 chilometri, all'interno del Parco regionale dei sassi di Roccamalatina. Al campo sportivo dell'omonima frazione del comune di Guiglia tutti sono in fermento già dalle 8, due ore prima dell'orario di partenza. Arrivano gli atleti da tutta la regione (e non solo), alla fine si conteranno più di 500 partecipanti.

"In questa gara – afferma Christian Mainini, responsabile Uisp dell'atletica leggera e del trail running –  verranno selezionati gli atleti per il trofeo delle regioni Uisp a Falterona, in provincia di Arezzo, che a livello nazionale serve come prova di scontro sul campo ma anche per un incontro che va oltre lo sport: associazione, integrazione, ambiente e solidarietà". Per quanto riguarda l'ecosostenibilità del trail running, conclude Mainini, nel corso degli anni sono stati fatti grandi passi avanti: "al Trail della Riva tutti i materiali usati sono biodegradabili. È anche vero che l'etica nei confronti dell'ambiente non spetta solo all'organizzatore ma anche all'atleta". Chiacchieriamo con Christian una volta che gli atleti sono partiti. I primi della 20 chilometri arriveranno alle 11,45, circa un'ora e tre quarti di gara. Però nel frattempo c'è anche il mini trail per i bambini delle scuole elementari e medie. Il parco è allestito come un piccolo tracciato. Le grida si sovrappongono all'ottima musica rock scelta dal dj e speaker Roberto Brighenti.

Mentre attendiamo l'arrivo degli atleti ci muoviamo all'interno del capannone delle iscrizioni, che a breve verrà trasformato in un ristorante. Così conosciamo Roberto "Pepe" Salardi, il cuoco della giornata che tiene sotto controllo una cucina alle prese con più di 60 kg di tortellini e circa 1500 tigelle. "Se chiamarle crescentine o tigelle? Per quanto mi riguarda ognuno può chiamarle come vuole, è il gusto quello che conta". Intanto cominciano ad arrivare i primi atleti e c'è una forte rappresentanza del Mud and snow team, uno di loro ha ancora il fiato corto: "d'inverno pratico calcio e trail ma appena arriva la bella stagione non riesco. Preferisco andare sui sentieri. Con la squadra ci alleniamo in questa zona e spesso facciamo anche il percorso di oggi. Diciamo che ho giocato in casa".

La prima donna a tagliare il traguardo (nel percorso da 20 chilometri) è Antonella Bignardi che arriva sorridente all'arrivo e sembra avere la voglia di correre per altri dieci chilometri: "l'anno scorso – dice Bignardi – la mia prima vittoria è stata qui e incredibilmente quest'anno ho replicato. Prima facevo strada e non mi piaceva tanto, correvo senza passione. La montagna invece mi piace molto, anche se le rocce di questo bellissimo posto non vanno viste durante la corsa. Bisognerebbe tornare da turista".

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