Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Uisp Modena in prima linea. Il sostegno del mondo sportivo alla popolazione

Le testimonianze del presidente locale Andrea Covi, tra i primi a intervenire a Cavezzo con il corpo della Forestale, e del presidente regionale Vincenzo Manco, oggi in sopralluogo nelle zone più colpite dal sisma

Persone radunate al parco XXII Aprile di Modenadi Alessandro Trebbi - Redazione Uisp Modena


MODENA - È davvero un bollettino di guerra quello che si presenta davanti agli occhi degli abitanti della Bassa, colpiti da lutti e distruzioni. Le zone di Cavezzo, Medolla, Mirandola e San Felice sono piene di macerie, sia di fabbriche che di abitazioni private. Ma la distruzione non ha risparmiato nemmeno la zona di Carpi e la paura ha invaso persino le strade e i parchi di Modena centro, affollati di gente come non mai. Per paura o per l'inagibilità di moltissimi uffici e strutture c'è bisogno di spazi di accoglienza. Il mondo sportivo locale ha già messo a disposizione il campo Pietri e quello Sigonio e a breve anche la pista di atletica sarà fruibile dalla Protezione Civile per montare le tende. Altro esempio è quello del parco XXII Aprile, dove si sono accampate centinaia di persone e tantissime famiglie della zona di viale Gramsci. Un parco nel quale i volontari della polisportiva Villa d'oro si sono radunati spontaneamente, hanno constatato una situazione di bisogno e si sono messi al lavoro per distribuire ieri sera un pasto caldo, offrendo oltre 40 kg di pasta alle 500 persone assiepate lì, mettendo anche a disposizione i servizi igienici della polisportiva per mamme, bambini e chiunque ne avesse bisogno. A Modena la gente può rientrare in casa, ma c'è bisogno di tutti per superare questo momento.

Si diceva della Bassa, dove c'è la situazione più grave. Il problema principale è mettere al sicuro le famiglie, nella speranza che lo sciame sismico si attenui in fretta e dia tregua a tutte le persone che nel disastro hanno perso parenti, amici, la casa, il posto di lavoro. C'è bisogno di gente operosa, di cui l'Emilia è ricca, e per questo Uisp Modena e tutto il mondo sportivo si sono sentiti chiamati a raccolta: "Lo sport è in ginocchio come tutte le altre attività - commenta amaro il presidente del comitato locale Uisp Andrea Covi - ma proprio lo sport e gli sportivi possono e devono dare una mano. Coi volontari, con gli impianti che sono agibili, tutto il tessuto sportivo provinciale deve essere disponibile e sensibile a qualsiasi esigenza".

Oggi è stata anche la giornata di un sopralluogo sulle zone più colpite dal sisma da parte di una delegazione della Uisp Emilia-Romagna. "Siamo voluti venire qui di persona - racconta il presidente regionale Uisp Vincenzo Manco - per dare un segno tangibile di vicinanza alle famiglie colpite e capire cosa possiamo fare. Come primo atto, direi dovuto, la Uisp regionale ha deciso di aprire un conto corrente di solidarietà. Assieme al comitato di Modena dovremo capire i danni subiti dall'impiantistica sportiva, almeno quella che gestiamo direttamente come Uisp, per poi decidere il piano economico che come organizzazione potremo mettere sul tavolo per ricostruire, mettere a norma e ripartire con l'attività sportiva il più presto possibile, in linea con le direttive che ci verranno impartite dagli organismi competenti. Inoltre stiamo già parlando di iniziative specifiche e mirate, come quella di istituire un coordinamento di centri estivi sul territorio di Mirandola e zone limitrofe per dare sollievo alle famiglie, convogliando nella zona della Bassa istruttori e materiale sportivo".

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