Comitato Territoriale

Empoli Valdelsa

AL VIA UN PROGETTO PER PREVENIRE LE INGIUSTIZIE

 

È partito il progetto della Uisp Empoli Valdelsa “Uno per tutti...Tutti per uno” all'interno della scuola secondaria di primo grado “Busoni” di Empoli, a cui prendono parte tutte le otto classi seconde dell'istituto. Un progetto portato avanti dai quattro ragazzi che svolgono il servizio civile alla Uisp (Francesca Caverni, Cinzia Chirico, Giulia Fabbrizzi e Daniele Papalini) – tutti formati in questi mesi per affrontare questo tipo di attività – coordinati da Angela Dabraio sotto la supervisione della responsabile Emanuela Marconcini. E che punta alla gestione dei conflitti all'interno della dimensione scolastica. Ciascuna classe svolgerà cinque incontri di un'ora alla settimana, nei quali verranno trattati attraverso lo sport diversi temi che riguardano i conflitti interpersonali e che, se mal gestiti, possono sfociare in episodi di bullismo.

Il progetto prende le mosse da una ricerca Istat condotta in Italia su un campione di ragazzi di età compresa tra 11 e 17 anni, che mette in luce alcune evidenze su cui porre molta attenzione. La ricerca, infatti, ha evidenziato che il 50% dei ragazzi intervistati ha subito episodi offensivi nell'arco dell'anno scolastico, che il 19,8% li ha subiti più volte al mese e che il 9,1% li ha subiti a cadenza settimanale. Si stima, inoltre, che il 16-17% degli studenti sia coinvolto in episodi di bullismo e che il dato sia in crescita. Le conseguenze sono tragiche, visto che tra il 40% e il 50% delle vittime ha pensato al suicidio, che tra il 30% e il 50% pratica atti di autolesionismo e che tra il 65% e il 77% dichiara di sentirsi depresso e triste.

Evidenze che hanno condotto a presentare questo progetto sul territorio, che gode anche del supporto dell'assessorato al sociale del Comune di Empoli e ha come partner ARCI, Associazione Agrado e Lilith. L'obiettivo è quello di fornire ai ragazzi strategie di risoluzione dei conflitti attraverso lo sport, favorendo una cooperazione positiva tra studenti e l'inclusione di tutti i membri di una classe. Stare bene con gli altri, imparare a gestire la frustrazione e trovare nuove strategie di risoluzione dei problemi sono tutti elementi necessari allo sviluppo della persona e vanno incoraggiati soprattutto in questa particolare fascia di età. Lo sport, a questo proposito, rimane un ambiente protetto in cui tutti questi elementi possono svilupparsi a pieno.

Gli incontri per gli oltre cento studenti dell'istituto Busoni si svolgeranno durante le lezioni di educazione fisica. I volontari in servizio civile, in accordo con i professori di educazione fisica, proporranno giochi di movimento cooperativi per favorire strategie funzionali e contrastare i conflitti che emergeranno, puntando sul gioco di squadra e la collaborazione per raggiungere un risultato. L'obiettivo è quello di far sperimentare ai ragazzi, attraverso il gioco e la pratica sportiva, quanto il coinvolgimento di tutti e il rispetto reciproco siano un punto di forza imprescindibile.


Il progetto prevede la compilazione di un questionario nella fase preliminare e di una verifica al termine del percorso in classe, in modo da capire il reale impatto che le attività hanno avuto sui ragazzi. Inoltre, è stato messo in programma un incontro pubblico alla fine di gennaio con genitori e alunni a conclusione del percorso – prevista per la metà di dicembre prossimo – in cui verranno presentati i risultati del progetto.




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