Il progetto "La Forza dell'Anziano", promosso dalla Uisp con il concorso di Auser e Ancescao, si prefigge di individuare e promuovere vari percorsi che mettono al centro le persone anziane ed il loro benessere attraverso stili di vita sani e corretti legati ai temi della motorietà, dell'alimentazione e delle relazioni interpersonali e dell'affettività.
Il percorso fin qui fatto si è articolato partendo da un'indagine conoscitiva su un campione di 1035 persone ultrasessantacinquenni da cui sono emersi aspetti fondamentali sui quali costruire futuri percorsi condivisi dalla S.d.S, di Firenze e dall'ASL fiorentina. ( In allegato, una breve sintesi dell'indagine effettuata).
Il seguente progetto prevede la realizzazione di un torneo di calcio a 11 tra tredici squadre di differenti nazionalita' presenti nel territorio fiorentino. Si e' scelto il calcio rispetto ad altri giochi di squadra per la popolarita' che ha in tutto il mondo e per il fatto che e' uno sport a cui tutti possono prendere parte senza particolare equipaggiamento. Inoltre nell'area fiorentina ci sono numerose infrastutture che possono ospitare tale evento.
Promotore dell'evento è l'Assessorato allo sport e alle politiche sociali della Provincia di Firenze, il cui interesse per la manifestazione dimostra l'attenzione alla multiculturalità e alla promozione dell'integrazione delle diverse comunità presenti nel territorio provinciale.
Il progetto intende evidenziare i comportamenti giovanili nei percorsi cittadini (scuola/ abitazione) proponendo il ricorso alla bicicletta rispetto ad altri mezzi (ciclomotore) evidenziandone i diversi vantaggi.
In specifico, si tratta di rovesciare l'ottica di affrontare i tragitti quotidiani secondo la logica del maggior spazio nel minor tempo (motocicli) trascurando non solo gli aspetti salutari legati ad un esercizio psico-fisico come stile di vita, ma anche perdendo il contatto con il territorio, la conoscenza dei luoghi e delle persona. Non parliamo solo degli punti architettonici, ma anche degli spazi vita reale.
Il collegamento con la Cooperativa Ulisse, partner del progetto, che svolge all'interno del carcere di Sollicciano attività nelle quali i detenuti riparano biciclette concesse dalla depositeria comunale (in precedenza rottamate) e le restituiscono ai privati con un valore aggiunto collegato al riciclaggio, aumenta il valore del progetto per la forte sensibilizzazione attorno ai temi dell'esclusione.
La pluralità di contenuti educativi di cui il progetto risulta promotore, può certamente rappresentare un'esperienza ripetibile e trasferibile all'interno di un raccordo stabile tra enti, associazioni sportive, cooperazione sociale e istituti scolastici.