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Genova

Lavoratore A1, sfide decisive in chiave salvezza

Lotta salvezza al centro dell’attenzione nel Lavoratore A1, pareggio tra Athletic e Astonvilla mentre gli Anni 50 inguaiano il Due Settembre 1971

Nella 25° giornata del Lavoratore A1, è andato in scena il classico scontro salvezza tra Athletic e Astonvilla Barabino & Partners. Come spesso accade in certi casi, la partita non è stata certo spettacolare, con rari spunti offensivi e tanta, troppa preoccupazione su entrambi i fronti. Ne è scaturito un giusto pareggio per 1-1, che tiene il team di Foglino e Cazzola lontano dalla “zona pericolo” e consente ai “villans” di sperare ancora nella salvezza.

I padroni di casa non sono parsi brillanti, ma nel primo tempo hanno comunque trovato il gol con il solito Diop, con un destro precisissimo che ha colpito il palo prima di insaccarsi. La reazione dei claret-blue è stata veemente e Antola ha buttato al vento una ghiotta occasione su uno sbandamento della difesa avversaria.
Nella ripresa, non è cambiato molto. Rari gli spunti pericolosi, con gli uomini di Giovanni Petrelli più propositivi, anche se poco efficaci nei sedici metri. Ma dai e dai è arrivato il meritato 1-1 ad una manciata di minuti dalla fine: svarione di Tiam, tra i migliori sino a quel momento, ed inserimento decisivo di un attaccante dell’Astonvilla, che non ha lasciato scampo a Cazzoli. L’Athletic ha ancora avuto l’opportunità di vincere, ma il tiro di Mossa ha centrato il palo.

Il punticino è stato ben accetto dagli “inglesi”, soprattutto perché i diretti rivali del Due Settembre 1971 sono caduti di fronte al Genova Calcio Anni 50 (0-2). Ora i biancorossi di Mauro Torre, quart’ultimi, hanno 19 punti, appena due in più dei villans e, a cinque turni dal termine, tutto può ancora accadere.

La Cattolica Bogliasco si è invece tirata fuori dai guai, mettendo a segno il colpaccio di giornata. I bogliaschini hanno superato per 2-1 la più quotata Campese Amatori, che ha confermato, per l’ennesima volta, di patire il mal di trasferta. Eppure stavolta si giocava di venerdì sera, lo stesso giorno della gare casalinghe, in cui i “draghi” della Valle Stura fanno sempre fuoco e fiamme. Ma il team di Pietro Consigliere ha disputato una gara perfetta, dimostrando, nella circostanza, di avere più “fame” dei ragazzi di Nino Bottero.

In testa, la situazione è rimasta invariata. La capolista Fia Italbrokers pare aver innestato il pilota automatico, che la condurrà probabilmente al terzo titolo consecutivo. La compagine di Mario Torti ha sofferto il giusto contro una temibile Ansaldo Energia, ma la classe dei sui giocatori ha fatto la differenza (2-1). Alle sue spalle, oltre al già citato Genova Calcio Anni 50, c’è l’Independiente di Graziano Pastine, che ha battuto con autorevolezza (3-0) il Genova Lex.

Nei restanti incontri, il Campomorone S. Olcese, ridotto ai minimi termini per le tante assenze, ha faticato più del previsto per battere (3-1) il Genova Calcio Linea Messina, ultimo in graduatoria e già retrocesso. Malgrado ciò, sono stati proprio i sestresi ad iniziare meglio (anche se erano appena in dieci): fallo di mano in area di Pais e sacrosanto rigore, trasformato in maniera impeccabile.
La squadra di mister Bricola parsa deconcentrata ha comunque rovesciato le sorti del match già nel primo tempo con le reti di Berto e Venuto (al suo ottavo centro stagionale). Nella ripresa, i biancoverdi non sono stati più determinati che nella prima parte, ma hanno trovato la terza marcatura con l’ultimo arrivato, Davide Alessi, entrato al posto di Tassistro. Onore, però, alla Linea Messina, che si è ben battuta sino all’ultimo, nonostante non abbia più nulla da chiedere a questo, sfortunatissimo, campionato.

La Pedemontana, che continua ad essere estremamente altalenante, ha sconfitto 2-0 un AF Calcio Alcor ancora sotto choc per quel che accaduto qualche settimana fa al suo portiere (arresto cardiaco in campo, contro la Campese Amatori). Il Sori, infine, ha battuto nettamente (5-2) un Deportivo 2007 ormai ridisceso nel Lavoratore A2 dopo la promozione del 2012-2013 (Francesco Ferrando).

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