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Genova

Save the Children e Uisp: nuovo “Punto Luce” a Genova

Al via la nuova campagna "Illuminiamo il futuro". On line tutti i dettagli

In Italia la povertà dei bambini e degli adolescenti ha raggiunto livelli allarmanti. Un milione vive in povertà assoluta e 3 milioni e mezzo, uno su tre, sono a rischio povertà ed esclusione sociale. A colpire il presente e il futuro dei bambini non è solo la povertà materiale, ma anche la povertà educativa. La mancanza di opportunità educative pregiudica il rendimento scolastico e blocca sul nascere la possibilità di apprendere, sperimentare, sviluppare e far fiorire liberamente capacità, talenti e aspirazioni dei più piccoli.

La Liguria è all’undicesimo posto nella lista delle regioni italiane per “povertà educativa”, secondo il nuovo Indice IPE di Save the Children, la più grande organizzazione internazionale che dal 1919 è impegnata a migliorare la vita dei bambini e a promuovere i loro diritti.

Critica in particolare la situazione dei servizi dedicati alla prima infanzia: solo 17 bambini su 100 (nella fascia di età 0-2 anni) sono presi in carico dagli asili pubblici della regione, un dato ben lontano da quello dell’Emilia Romagna (26,5%) e ancor più dall’obiettivo del 33% stabilito dall’Ue. Discreta la diffusione del tempo pieno nelle scuole primarie (41,1%) mentre bassa è la percentuale di classi con il tempo pieno (il 17,6%) nelle secondarie di primo grado. Buona l’offerta del servizio di mensa scolastica, nel 71% degli Istituti principali. Poco più di un istituto scolastico su 2 (il 54%) è in possesso del certificato di agibilità.

Sotto lo standard europeo il tasso di dispersione scolastica, che in Liguria raggiunge quota 15,1%. Si tratta di un fenomeno grave che tocca il livello massimo in Sicilia (25,8%) ma che non risparmia anche altre regioni del Nord, come la Valle d’Aosta (19,1%) e la provincia autonoma di Bolzano (16,7%), tenendo l’Italia lontana dalla soglia europea del 10%.

Per quanto riguarda gli altri ambiti di vita dei minori in Liguria, il 54,9% fa sport continuativamente, (a fronte del 61,6% in Valle d’Aosta), il 53,3% dei minori ha letto un libro, appena il 29% ha visitato un monumento nell’ultimo anno: colpisce che nel paese che primeggia nel mondo per opere d’arte, nessuna regione italiana veda almeno il 50% dei suoi minori visitare un monumento (al massimo si arriva al 43% della provincia autonoma di Trento).

Primo posto in classifica per la Campania mentre all’opposto il Friuli Venezia Giulia, la regione più “ricca” di opportunità educative per i più giovani.

Queste sono solo alcune delle principali evidenze del rapporto “La Lampada di Aladino – L’Indice di Save the Children per misurare le povertà educative e illuminare il futuro dei bambini in Italia”, elaborato per la prima volta da Save the Children – con il contributo di un comitato scientifico, e reso noto lunedì, in contemporanea con il lancio della campagna “Illuminiamo il Futuro”, per rispondere concretamente alla deprivazione educativa e culturale di tanti minori e dare loro la possibilità di conoscere e coltivare i propri talenti.

E in occasione del lancio della campagna “Illuminiamo il Futuro”, è stato inaugurato a Genova Il Punto Luce di Save the Children in collaborazione con UISP Genova. E’ ospitato in uno spazio di circa 150 mq presso il circolo Arci UISP  Filippo Merlino in via Galliano 16, nel cuore di Sestri Ponente. Accoglierà bambini e ragazzi dai 6 ai 17, anche durante il prossimo periodo estivo, anni che avranno a disposizione diversi spazi, una tensostruttura all’esterno, un internet-point e saranno coinvolti in attività sportive (dal calcio allo skate, passando per basket e pallavolo e tanto altro) e di gioco, teatro-movimento, giocoleria e arti circensi, laboratori culturali e ricreativi, di danza creativa e pittura, di fotografia, multimediali, invito alla lettura, sostegno scolastico, educazione alimentare e a sani stili di vita, educazione all’utilizzo responsabile del web e dei social network.

 “La situazione in Liguria presenta luci e ombre con alcuni buoni indicatori, quali la diffusione del servizio mensa e una discreta percentuale di classi con tempo pieno alla primaria a cui fa da riscontro invece la limitata percentuale di ragazzi che visita monumenti storici o di bambini molto piccoli presi in carico dai nidi. Una deprivazione educativa che può saldarsi con quella economica, rafforzandone l’impatto sul presente e futuro di tanti bambini e adolescenti”, spiega Raffaela Milano, Direttore Programmi Italia-Europa di Save the Children.

“E’ necessario spezzare il circolo vizioso delle povertà, rinforzando la qualità e quantità di servizi e opportunità educative destinati ai bambini e creando delle ‘comunità educanti’ – continua Milano – Save the Children ha deciso di raccogliere la sfida e, con la cruciale collaborazione di un’associazione partner ben radicata sul territorio quale è l’Unione Italiana Sport Per tutti, con il suo Comitato Territoriale di Genova, ha inaugurato il Punto Luce di Sestri Ponente che prosegue e amplia una serie di attività già sviluppate a supporto dei minori di questo territorio”.

All’interno del Punto Luce, spazio ad alta densità educativa, i bambini potranno rafforzare le proprie competenze e conoscenze ma anche scoprire le proprie inclinazioni e il proprio potenziale, attraverso lo sport, il gioco, laboratori artistici e musicali, l’uso delle nuove tecnologie. Il Punto Luce opererà in sinergia con i servizi sociali e le scuole del territorio che contribuiranno a individuare i bambini a cui verrà assegnata la ‘Dote Educativa’: i bambini in condizioni accertate di povertà saranno sostenuti da una dote educativa, appunto, un piano formativo personalizzato che potrà consentire, ad esempio, l’acquisto di libri e materiale scolastico, l’iscrizione a un corso sportivo, di musica, la partecipazione a un centro estivo e altre attività educative individuate sulla base anche delle inclinazioni e dei talenti del singolo bambino.

Attraverso la campagna “Illuminiamo il Futuro” Save the Children si appella anche al Governo affinché siano messe in atto alcune misure cruciali per contrastare la povertà educativa.

Il numero unico solidale 45509 a sostegno della campagna

Intanto, sino al 1° giugno sarà possibile donare 2 euro inviando un sms dai cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca o chiamando da rete fissa TeleTu e TWT. Sarà inoltre possibile donare 2 o 5 euro chiamando lo stesso numero da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. I fondi raccolti serviranno a finanziare i Punti Luce e le doti educative.

Per aderire alla Campagna “Illuminiamo il Futuro”, al suo Manifesto: www.illuminiamoilfuturo.it

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