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Grosseto

Sorrisi sui pedali e a tavola: la Granfondo della Granocchia ha fatto centro

Un successo, nonostante le bizze del meteo, la quarta edizione della Centochilometri della Granocchia. Il raduno organizzato dalla Ciclistica Valdombrone era inserito nel circuito toscano e nel circuito provinciale di cicloturismo Uisp.

Erano 230 gli iscritti, una trentina non si sono presentati alla partenza, scoraggiati dalle previsioni meteorologiche che però sono state in parte smentite: in qualche modo i partecipanti sono giunti all’arrivo senza pioggia, pur con un cielo molto coperto e minaccioso. Particolarmente apprezzati i ristori lungo il percorso, nei quali la Ciclistica Valdombrone ha proposto un excursus sulla cucina maremmana più adatto a un buffet che a una gara ciclistica: dalla trippa alla carne grigliata, fino al cinghiale alla cacciatore. E alla fine grande festa per tutti sotto gli stand della sagra della granocchia. Nella classifica a squadre al primo posto si è piazzata la società Sbr3 (nella foto un gruppo di portacolori della compagine grossetana all’arrivo), davanti ai padroni di casa della Valdombrone e al gs Pedale Pietrantino. Ben 44 i team che hanno preso il via, giunti da tutta la Toscana: unanimi gli apprezzamenti tra chi è giunto all’arrivo.

“Felicissimi per come è andata – afferma Massimo Pifferi, presidente della Ciclistica Valdombrone – anche se ovviamente resta un po’ di rammarico perché con altre condizioni sicuramente ci sarebbero stati più partecipanti. Stavolta abbiamo puntato su percorsi con partenza e arrivo a Paganico, che da Montalcino e Vivo d’Orcia permettessero di toccare Castel del Piano e Cinigiano. Mentre per chi ha scelto la randonée c’è stata la possibilità di arrivare fino alla vetta Amiata”. “Il cicloturismo – conclude il presidente – per noi è alla base dello sviluppo futuro delle due ruote e con questo raduno puntiamo alla valorizzazione del territorio anche da un punto di vista enogastronomico”.   

Gli fa eco Aldo Romanini, il vicepresidente della società e uno sei soci fondatori. “All’inizio eravamo una decina – ricorda – e ci siamo detti: perché non partire? Da lì è nata la Ciclistica Valdombrone che negli anni è sempre cresciuta. Non abbiamo grandi pretese come numeri, ma ci far piacere essere ormai arrivati a 40 iscritti”. “Già nel nome – conclude Romanini – che fu scelto dal nostro primo presidente, Giovanni Gulina, è forte la connotazione con il territorio e con il fiume che attraverso Paganico. La Centochilometri è il nostro fiore all’occhiello e ci fa piacere vedere che anche in una giornata non certo favorevole in tanti l’abbiano scelta. Vedere che il numero dei partecipanti da fuori provincia cresce significa che la strada è quella giusta”.

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