Comitato Territoriale

L'Aquila

Un Congresso di cambiamento per l'Uisp del futuro

Simone Pacciani, 44 anni di Siena, è il nuovo vicepresidente nazionale Uisp. Cresciuto associativamente nella Lega calcio, Pacciani ne è diventato presidente nazionale nel 2003 e dal 2009 è responsabile del Dipartimento nazionale Risorse e sviluppo Uisp. Gli chiediamo quali sono le sue impressioni sul Congresso nazionale appena concluso e quali le aspettative per l’Uisp del futuro.

“Con il Congresso di Chianciano penso che l’Uisp abbia lanciato una sere di segnali molto importanti per l’associazione e per il nostro Paese, che sta attraversando una crisi economica e non solo. E’ in crisi il modello della rappresentanza e la fiducia nella partecipazione. L’Uisp, la platea dei delegati, gli ospiti che si sono avvicendati al palco e le assemblee e i congressi territoriali che ci hanno portato sino a Chianciano, hanno dimostrato, al contrario, quanto siano importanti e vivi il desiderio di democrazia, di partecipazione e di cambiamento. E quanto sia importante il ruolo dell'associazionismo e di chi può incanalarli. Il Congresso Uisp ha dimostrato infatti che tutto ciò è possibile. Che è possibile confrontarsi, in tanti, persone in carne ed ossa, e alla fine uscirne rafforzati, grazie a scelte condivise e all’elezione di gruppi dirigenti accreditati e rappresentativi. Penso che il consenso unanime che si è raccolto intorno al nome di Vincenzo Manco quale nuovo presidente nazionale, ne sia la testimonianza più forte".

“Ritengo inoltre che questo Congresso abbia lanciato segnali di cambiamento dei quali si potrà giovare l’Uisp e l’intero sistema sportivo italiano. Un cambiamento che si concretizza anche nella formazione dei gruppi dirigenti nazionali: il Consiglio nazionale è in gran parte innovato, così come la Direzione nazionale, rinnovata per il 60%. Abbiamo riservato attenzione anche al rinnovamento generazionale e alla differenza tra generi nella composizione degli organismi. Per la prima volta una donna, Manuela Claysset, presiede il Consiglio nazionale Uisp. Gianni Cossu, che validamente ha ricoperto l’incarico in questi anni, presiederà il Coordinamento dei Regionali Uisp. In questo modo abbiamo voluto sottolineare l’importanza che riserviamo al territorio, alle sue istanze e ai suoi bisogni”.

“Altro segnale che abbiamo lanciato è relativo all’esterno dell’Uisp: la nostra associazione si è posta come interlocutore credibile e responsabile nei confronti di istituzioni politiche e sportive, del terzo settore e delle amministrazioni locali. Prova ne sia l’alto numero di ospiti che si sono alternati al microfono con saluti e interventi, a cominciare dai partecipanti alla tavola rotonda di venerdi 12 aprile, con Malagò, Idem, Barbieri, Neri, Paris oltre ai nostri Fossati e Manco. Abbiamo avuto buoni riscontri di attenzione e di comunicazione, questo ci impone di mantenere alto il nostro sistema di relazione per il futuro”.

“Queste prime considerazioni a caldo penso ci debbano rendere orgogliosi dell’intero percorso congressuale e del suo momento conclusivo, l’appuntamento di Chianciano, costruito con sobrietà e trasparenza anche dal punto di vista amministrativo. Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per rendere tutto ciò possibile, dal punto di vista politico e da quello organizzativo. Dirigenti nazionali e del territorio, volontari, collaboratori, quadri tecnici e lavoratori: nessuno ha guardato l’orologio in questi giorni di impegno intenso. Per concludere penso che in questi giorni sia aumentata la consapevolezza che l’Uisp debba continuare ad innovarsi, a guardare avanti con fiducia e a credere nelle sue potenzialità e nel suo peso sociale”.

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