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Venerdi 24 marzo il via al Congresso nazionale Uisp a Montesilvano

Dal 24 al 26 marzo 400 delegati da tutta Italia. Intervengono V. Fedeli, don Luigi Ciotti, G. Malagò. Ecco il documento congressuale

Da domani l’Uisp a congresso a Montesilvano, mettendo le “Periferie al centro”: 334 delegati e 100 invitati in rappresentanza di un milione e quattrocentomila soci, dal 24 al 26 marzo a Montesilvano discuteranno del futuro dello sport sociale e per tutti nel nostro Paese. Insieme ai volontari e ai dirigenti Uisp ci saranno ospiti di primo piano del mondo istituzionale, sportivo e associativo. A cominciare dalla ministra dell’istruzione Valeria Fedeli che parteciperà alla tavola rotonda di apertura alle 17.30 di venerdì 24 marzo, insieme ai presidenti Uisp e Coni, Vincenzo Manco e Giovanni Malagò. Nella mattinata di sabato 25 marzo interverranno don Luigi Ciotti e Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni. Domenica 26 marzo alle 12 è prevista l’elezione dei nuovi organismi dirigenti e del presidente nazionale.

“Mettere al centro la persona e non la prestazione – dice Vincenzo Manco, presidente Uisp - vuol dire promuovere una cultura motoria e sportiva che possa essere generattiva di valori e pratiche, obiettivi di civiltà, di uguaglianza, di integrazione e di salute”. Lo slogan del Congresso Uisp è "Periferie al centro: il movimento generattivo” e sarà possibile seguirne ogni fase attraverso lo streaming integrale sul sito www.uisp.it.

Questa è la sintesi del documento congressuale Uisp

Per leggere il documento congressuale clicca qui

Il documento congressuale Uisp racconta e progetta il futuro dello sport sociale e per tutti, attraverso l’associazione più rappresentativa del nostro paese, con circa un milione e quattrocentomila iscritti. Si parte dalla “Complessitò politica e sociale” e si sente “il bisogno di una politica carica di senso, di passione, di valore, fondata sull’idea dell’uomo, dell’essere e non dell’avere e che deve alimentarsi da un’idea di cambiamento”.

Si passa poi all’analisi de “La Uisp parte attiva del rinnovamento” : c'è bisogno di più Europa, “c’è bisogno di una battaglia culturale e politica, pedagogica per un’Europa con maggiore integrazione economica e sociale, di una UE che allarga la democrazia e ridà valore e forza alla politica”.

“Non solo attività sportiva – si legge nel documento - ma socialità, inclusione, rigenerazione, antirazzismo, cultura delle differenze, convivenza, occasioni di salute e benessere. La crescita costante del numero dei nostri associati è dovuta alla reale presenza della Uisp su tutto il territorio nazionale. Non siamo un semplice numero civico o telefonico, piuttosto una moltitudine di donne e di uomini ben identificabile”.

“Mettere al centro la persona e non la prestazione vuol dire promuovere una cultura motoria e sportiva che possa essere generattiva di valori e pratiche che si pongono il raggiungimento di obiettivi di civiltà”.

“Il movimento generattivo è Terzo Settore”: la terza parte del documento congressuale Uisp è dedicata al rapporto con tutto il mondo del terzo settore del quale la promozione sportiva e l’Uisp sono parte rilevante, sia dal punto di vista quantitativo, sia qualitativo.

La quarta parte è dedicata al sistema sportivo e al rapporto col Coni:” Trasformazioni e riforme. La responsabilità di tutti”: Ormai da molto tempo la cultura del movimento, intrecciandosi con la sostenibilità della vita, è percepita e vissuta come un progetto che riguarda la qualità del vivere quotidiano, non più come tempo libero e dopolavoro, ma come un nuovo ambito culturale attraverso cui si afferma la persona, la terza agenzia formativa del Paese. I grandi numeri, appunto, sono lì a testimoniarlo in modo inconfutabile ed investe uomini e donne, giovani e anziani, senza limiti di età, di insediamento sociale, di provenienza geografica, di abilità”.

“Il quadro normativo però è tuttora carente”. L'Uisp chiede politiche pubbliche sullo sport come veicolo di educazione, salute e stili di vita. Questo in Europa si chiama "sport". In Italia la parola "sport" è sinonimo di campionismo, performance e alto livello. C'è allora qualcosa che non va: “Lo Stato non ha mai provveduto a produrre una legge di principi”. Nessuna riflessione ha accompagnato istituzione e dismissione di strumenti istituzionali importanti come il Ministero dello Sport. Una oscillazione costante che non permette alcuna programmazione delle politiche in questo settore. “Registriamo ancora, nel Coni, uno scarto fra le enunciazioni, le decisioni, i cambiamenti che deve essere rapidamente colmato”. E’ stata la Uisp per prima a dire che occorresse cambiare pagina sul terreno della trasparenza, della tracciabilità dei dati relativi alle attività.

Serve “una riflessione che possa garantire la centralità della pluralità dei soggetti che oggi sono nel Coni e non solo quella di alcuni. Piuttosto che immaginare eventuali conflitti tra Eps e Fsn è necessario capire il dilagante fenomeno dei privati che nell’organizzazione sportiva vedono solo l’obiettivo del business, senza continuità, senza valore aggiunto, agevolati anche da normative sulla tutela sanitaria che sfiorano il ridicolo dando la evidente misura di come le lobby siano capaci di incidere dal punto di vista normativo nel nostro Paese”.

“Il decreto Balduzzi ne è un esempio evidente relativamente alla tutela sanitaria prevista, nel caso dell’attività ludico motoria, solo per coloro che sono affiliati a soggetti riconosciuti dal Coni. Un balzello incomprensibile, un limite ad una tale pratica, una enorme contraddizione”.

“Il punto vero della grande contraddizione sta nello statuto del Coni, laddove gli Eps appaiono all’articolo 26 e non nell’articolo 1. Muove da qui la nostra provocazione che riguarda la recente delibera sulle discipline ammissibili. Se il Coni, di fronte alla pubblicazione dei dati Istat sulla pratica sportiva, si fa carico di commentare l’intero andamento dell’attività motoria deve mettere l’intero movimento sportivo nelle condizioni di essere riconosciuto e valorizzato. E’ lo stesso istituto che nelle conclusioni afferma che sarà decisivo in futuro studiare i vantaggi dell’attività sportiva sul benessere individuale e collettivo”.

“Il fenomeno sportivo va allargando rapidamente il suo significato, i suoi attori, la sua rilevanza sociale. Un Coni che si aprisse e si mettesse al servizio di questa nuova dimensione della partecipazione allo sport, senza timore di perdere antiche primazie, ma rilanciando la sua competenza, il suo ruolo di rappresentanza potrebbe diventarne un interlocutore importante e rilanciare e ridefinire un suo ruolo decisivo, promuovendo una nuova governance del sistema dello sport in Italia”.

“Chiediamo ancora una volta con forza un intervento chiaro e coraggioso, lungimirante, di stampo europeo verso una riforma del sistema sportivo italiano generativa di tutte quelle competenze, opportunità, risorse sociali, capitale relazionale, associazionismo di base. Si convochi presto il tavolo sulla governance, si parta e si metta ordine ai progetti di legge che sono stati presentati in questa legislatura. Il Governo è chiamato a scegliere per imprimere un segno non solo di libertà, di democrazia nel sistema sportivo, ma soprattutto garantire una conquista di civiltà che tarda ad arrivare”.

La parte finale del documento congressuale è dedicata alla Uisp del futuro, “La Uisp del coraggio” come è scritto nel titolo. “Un intellettuale collettivo che prova ad esercitare una direzione culturale della società. La Uisp, lo sport generattivo non può sottrarsi a questo”.

Questo è il programma completo del Congresso nazionale Uisp di Montesilvano


Si comincerà alle ore 17 di venerdì 24 marzo con il saluto il sindaco di Montesilvano, Francesco Maragno e con la relazione introduttiva del presidente uscente dell’Uisp, Vincenzo Manco. Alle 17.30 la tavola rotonda "Europa chiama Italia: una nuova cultura sportiva", con la partecipazione di Valeria Fedeli, ministra dell’Istruzione, Università e Ricerca; Giovanni Malagò, presidente Coni e Vincenzo Manco. Coordina Valerio Piccioni, giornalista de La Gazzetta dello sport.

Alle 19 “#Uisperlarinascita: la Uisp per il terremoto dell'Italia Centrale" con testimonianze di volontari Uisp del territorio e di rappresentanti degli Enti locali delle zone colpite dal sisma: Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice; Domenico Di Sabatino, presidente della Provincia di Teramo; Pietro Bellini, sindaco di Preci (Pg); Angelo Flaiani, sindaco di Folignano. Alle 22.30 è prevista la performance teatrale di Filippo Tognazzo, della compagnia Zelda, con una rappresentazione dedicata a Dorando Pietri e Fausto Coppi.

Spazio al dibattito nei lavori di sabato 25 marzo. Si riprenderà alle ore 9.30 con la sessione plenaria “Sport, movimento, benessere. Tra democrazia, sussidiarietà e reti sociali”. Interverranno, tra gli altri: Alessandra Morelli, Unhcr-Agenzia Onu per i rifugiati; Carlo Borgomeo, Fondazione con il Sud; Maurizio Mumolo, direttore Forum terzo settore; Stefano Bonaccini, presidente Conferenza delle Regioni; Guido D’Ubaldo, Consiglio nazionale Ordine dei Giornalisti e caporedattore Corriere dello Sport; Giovanni Corbetta, direttore generale Consorzio; Riccardo Cucchi, giornalista; don Luigi Ciotti, presidente Libera; Raffaela Milano, Save the Children.

Alle ore 15:30 si prosegue con la sessione “Attività e politiche associative. Innovazione, integrazione, sviluppo”. Interverranno, tra gli altri: Francesca Chiavacci, presidente Arci; Licio Palazzini, presidente Arci Servizio Civile; Vittorio Bosio, presidente Csi; Luca Stevanato, presidente Asc; Fabio Lucidi, Università di Roma La Sapienza; Fabrizio Barca, economista; Mauro Valeri, Unar-Ufficio nazionale Antidiscriminazioni Razziali.

Domenica 26 marzo si riprenderà alle 9.30 con il dibattito cui interverranno, tra gli altri, Filippo Fossati, deputato; Cecile Kyenge, eurodeputata; Ahmed Lehbib Abdi, ministro sport e gioventù Saharawi; Koffi Gbonfoun, Liberi Nantes.

Seguirà l’elezione del Presidente nazionale, del Consiglio nazionale Uisp, del Collegio dei revisori contabili, quello dei Garanti e quello dei Garanti di II grado. Il termine dei lavori è previsto alle 13.30.

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