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Liguria

La ripartenza dell'attività sportiva tra sicurezza, innovazione, sostenibilità

Come sarà la ripresa delle attività sportive? Il bene primario della salute, e quindi la necessità per il futuro di maggior sicurezza in ogni aspetto della vita quotidiana, renderá migliori le nostre esistenze? Si è tenuto oggi il secondo appuntamento “Nuove strade per lo sport. Proposte e idee per ripartire” nell’ambito della campagna “Futuri Movimenti” con l’Uisp e i suoi partner, sostenendo, con attenzione e sensibilità, lo sport sociale e per tutti.

Nell’incontro “La ripartenza dell'attività sportiva tra sicurezza, innovazione e trasformazione digitale. La sostenibilità economica degli impianti, la salute e la responsabilità” si è parlato della crisi prolungata che ha messo a nudo alcune contraddizioni del sistema di sviluppo al quale eravamo abituati. Quali innovazioni sostenibili e trasformazioni digitali sono auspicabili? L'economia circolare ci indica una strada, quella di un approccio integrato che combini economia, ambiente, intervento sociale. Una formula che può essere applicata agli spazi e agli impianti adibiti allo sport. L’incontro cade all’indomani della diffusione da parte dell’Uisp del Protocollo applicativo, predisposto in coerenza con quanto stabilito dal recente DPCM del 17 maggio e dalle Linee-Guida per l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere, gli allenamenti degli sport individuali e di squadra, emanate dall’Ufficio per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, per consentire la graduale ripresa delle attività sportive, nel rispetto della sicurezza.

Sono intervenuti nella diretta Cristiano Brunetti, Uniontech; Andrea Crociani, Marsh Affinity; Francesca Dallapè, campionessa olimpica di tuffi; Gian Antonio Filisetti, Idroconsult; Gabriele Luppi, Waterproofing; Giorgio Pisano, Ecopneus; Emma Togni, TechSoup; Tiziano Pesce, Vicepresidente Uisp.

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A introdurre il tema della prima parte della diretta è stato il vicepresidente nazionale Uisp Tiziano Pesce, il quale ha sottolineato come  la giornata di oggi, lunedi 25 maggio, rappresenti l’inizio di una nuova fase che vedrà la graduale ripartenza degli gli allenamenti e il funzionamento degli impianti sportivi, secondo le modalità stabilite dai recenti provvedimenti. Tanti sportivi hanno il desiderio di tornare alla normalità e l’Uisp invita tutti a rimettersi in moto continuando a seguire con scrupolo le precauzioni che vengono date dal Governo. Questo periodo ha inoltre sottolineato la necessità di lavorare insieme per un nuovo modello sociale e sostenibile dove vengono condivisi i valori che l’Uisp porta avanti da 72 anni. Giovedì scorso è stato pubblicato il Protocollo per gli impianti sportividove sono state raccolte tutte le prescrizioni in maniera chiara per dirigenti e associati. All’interno del documento possono essere trovate anche le linee di indirizzo generale per tutte le società e associazioni affiliate all’Uisp, con approfondimenti su tutti gli aspetti specifici, a partire dalla sanificazione degli ambienti.

Andrea Crociani, Client Manager Affinity Marsh Italia, ha analizzato come il Covid abbia stimolato una nuova sensibilità sui temi della sicurezza e sui rischi, che fino ad ora era abbastanza latente. Il coronavirus ha di fatto introdotto una serie di accorgimenti che dovranno essere applicati nella ripresa dell’attività sportiva. Dal punto di vista assicurativo si può adottare varie soluzioni: una copertura totale di servizio adatta alle società sportive e coperture assicurative specifiche per la tutela degli sportivi e dei tecnici. Per la rete associativa Uisp, Marsh ha messo a disposizione una piattaforma specifica con diverse soluzioni che è possibile consultare nell'area riservata alle asd e società sportive affiliate all'Uisp. Attualmente l’azienda sta curando soluzioni assicurative per questo periodo di emergenza. La prima è una copertura di tutela reale che può essere attività dalla società sportiva in favore di dirigenti e tecnici chiamati a rispondere a qualche mancanza. La seconda soluzione invece riguarda le persone, i tecnici, i tesserati, gli atleti e tutti coloro che sono coinvolti nell'andamento della  società sportiva.

Di fondamentale importanza la trasformazione digitale, un aspetto che in questo periodo ha trovato le luci della ribalta. Emma Togni, Marketing Manager TechSoup Italia, ha evidenziato quanto questo elemento, nebuloso per molti, è diventato una vera e propria necessità in questo periodo di emergenza. Le organizzazioni non profit hanno potuto vedere in questo momento come il digitale sia stato un fattore impattante e abbia modificato il nostro modo di vedere le relazioni. Ha aiutato a rivedere diverse modalità di lavoro e ha offerto tantissime nuove possibilità. Le scommesee che ha lanciato la trasformazione digitale sono due: la prima riguarda la possibilità di diventare un fattore abilitante in tutti i settori di lavoro, la seconda concerne l’impatto che avrà nelle comunità locali. Questo aspetto va pensato come ingrediente principale per le organizzazioni non profit nei prossimi anni. Tecnologia come investimento a basso costo dove una task force specifica possa iniziare a pensare a nuovi modelli organizzativi partendo proprio dal digitale.

A parlare di ripartenza sportiva ci ha pensato Francesca Dallapè, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Rio del 2016. Il rientro in vasca è stato per l’atleta come il primo giorno di scuola. Due mesi di stop sono una cosa totalmente nuova per gli sportivi e la principale difficoltà è quella di osservare le disposizioni, sapendo che si tratta di provvedimenti per la tutela della propria salute. Ci sono aspetti che riguardano la consapevolezza della gravità del momento e altri che si riferscono alla responsabilità individuale. Il valore dello sport riacquisterà importanza perché molte persone, non abituate a fare attività fisica, hanno avuto l’esigenza in questo particolare momento di dover curare il loro corpo e avere un’alimentazione sana. Sguardo e pensieri puntati anche alle Olimpiadi di Tokyo.Dallapè ha iniziato ad allenarsi con Tania Cagnotto e valuterà attentamente il contesto per i prossimi giochi. Il primo passo è quello di continuare a lavorare e riprendere quella forma fisica dopo tutti questi mesi di stop.

Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp, ha introdotto la seconda parte della diretta partendo dall’importanza di innovazione e sostenibilità economica e ambientale degli impianti sportivi. Intorno alla riapertura degli impianti, c’è grande attenzione alla sostenibilità da parte di tutte le aziende partner.

Per Ecopneus, attraverso le parole di Giorgio Pisano, la parola chiave è quella di ripartire dalla sostenibilità, prendendo in considerazione la gomma riciclata. Ogni anno Ecopneus porta al trattamento più di 200.000 tonnellate di pneumatici che, se lavorati bene, possono essere utilizzati per la costruzione di campi sportivi. L’utilizzo di questi prodotti permette di avere a disposizione questo materiale in grossa quantità creando un percorso virtuoso di economia circolare. Per quanto riguarda le applicazioni in ambito sportivo, questo permette di avere pavimentazione in totale sicurezza e che dura decenni. Un sostegno quindi per le aziende e per i promotori sportivi, che ha consentito di evitare l'emissione di 380.000 tonnellate di CO2 dal  2011 al 2018.

Gabriele Luppi, Waterproofing, ha presentato le pavimentazioni create dalla propria azienda, costruite da materiali riciclati (come la gomma riciclata) abbinati a soluzioni in resina che possono essere applicati a pavimentazioni già esistenti. Queste soluzioni possono essere sia semi-permanenti, sia temporanee. Viene data quindi la possibilità di pavimentazioni che possono essere rimosse facilmente, senza rovinare quello che c’è sotto, con la possibilità di spostarle secondo le necessità, senza perdere l’investimento fatto.

Combinare la sostenibilità economica e la salubrità: questo problema è noto da molto tempo anche se oggi acquista una rilevanza determinante,  visti gli attuali protocolli richiesti per la sicurezza e l'agibilità degli impianti. Gian Antonio Filisetti della Idroconsult indica come una soluzione potrebbe essere quella dell’utilizzo corretto delle tecnologie. Esistono infatti tecnologie estremamente innovative che permettono di arrivare a un livello di salubrità elevato abbassando i costi. La tecnologia può risolvere il problema dell’energia termica per riscaldare l’acqua e l’energia elettrica che si consuma all’interno di un impianto. L’Idroconsult agisce su due tipologie particolari. Una è la pulitura e il trattamento dell’acqua che la piscina normalmente scarterebbe, l’altro sistema è quello della gestione delle pompe di ricircolo. Tutto questo serve per il futuro e per le economie delle piscine. Questa nuova tecnologia, infatti, ha da subito benefici ambientali e consente un risparmio notevole di emissioni di CO2.

L’intervento di chiusura è di Cristiano Brunetti della Uniontech, azienda che si occupa di offrire soluzioni semplici a chi gestisce impianti sportivi. Nell’ambito degli spogliatoi la proposta che offre Uniontech è quella che riguarda la zona doccia attraverso una tecnologia che permette non solo di temporizzazione le docce, ma anche di risparmiare sui consumi di acqua calda e gas. I sistemi sono senza contatto e attraverso un piccolo apparecchio tecnologico, come un braccialetto, c’è la possibilità di aver un controllo su chi entra nella zona spogliatoio e di capire le abitudini dei clienti dell’impianto.

Nuove strade per lo sport che passano quindi attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie negli impianti sportivi che stanno piano piano riaprendo. Dall’incontro di oggi sono state presentate proposte non solo per ripartire, ma per poter avere un futuro più che roseo e sostenibile. Appuntamento al prossimo lunedi alle 17: si parlerà di turismo e sostenibilità.

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