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Il calcio camminato Uisp su Rai Sport 1

Martedì 3 maggio la rubrica Portami con te ha ospitato un lungo servizio, in occasione della presentazione tenuta a Milano

"Portami con te", rubrica di Rai Sport 1, martedì 3 maggio ha dedicato un lungo approfondimento al calcio camminato, che l’Uisp sta promuovendo in tutta Italia. 
“Non esiste il momento giusto per smettere di giocare a calcio, ma se l’età non permette più di correre si può sempre camminare”, così la giornalista Sabrina Gandolfi ha aperto il servizio dal campo “Forza e coraggio” di Mialno dove si è tenuta la presentazione locale dell’attività. GUARDA IL VIDEO

“Gli inglesi per primi hanno capito la grande funzione sociale che può avere il calcio camminato – dice Paolo Della Tommasa, presidente Uisp Lombardia – Per esempio, io a 40 anni avevo appeso le scarpette e le riprendo alla mia età: con il calcio camminato cercherò di raggiungere il mio obiettivo, giocare almeno fino ai 70 anni”. 
Un gioco che dà la possibilità di superare importanti barriere fisiche e psicologiche. “Andiamo nelle palestre e nei centri anziani per promuovere l’attività e troviamo molto interesse - dice Arcangelo Piero Gigli, presidente calcio Uisp Milano - Da settembre faremo partire un torneo da 10-12 squadre. Ci vuole abilità perchè servono passaggi precisi, dato che non si può rincorrere il pallone. È rivolto a giocatori dai 50 anni in su, ma in fase di organizzazione consentiamo anche la partecipazione di persone più giovani che, per altri motivi, non possono correre. Anche le donne sono le benvenute e le squadre possono essere miste”.

Il servizio dedica ampio spazio anche alla presentazione ufficiale del walking football Uisp, che si è tenuta a Firenze il 15 marzo scorso: telecronista d’eccezione Bruno Pizzul e in campo anche il giornalista di Repubblica Gianni Mura. “Non è facile come sembra – ha detto Mura - in verità fare gol è più difficile. Mi sembra che diverta più chi gioca che chi guarda. È pensato soprattutto per gli over 50 che non vogliono rinunciare alla loro passione ma hanno paura degli acciacchi, permette di divertirsi facendo poca fatica. Il fascino del pallone da calcio è sempre uguale, a 5 o 50 anni”. Altro testimonial in campo a Firenze, Eraldo Pecci: “È una bella cosa, si può giocare a tutte le età e seguire la propria passione. Una bella occasione per stare insieme tenendo sott’occhio la salute”.

 

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