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Lombardia

APPROVATA IN VIA DEFINITIVA LA RIFORMA DEL TERZO SETTORE

"UN BUON PUNTO D'ARRIVO, ORA ASPETTIAMO I DECRETI ATTUATIVI", IL COMMENTO DELL'UISP
        
E’ stato votato nella serata di mercoledì 25 maggio, in via definitiva alla Camera, il disegno di legge Delega al Governo per la riforma del terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del servizio civile universale. Un quadro più chiaro per 300 mila organizzazioni solidali, associazioni, imprese e cooperative, 681mila addetti e 271mila lavoratori. E circa 64 miliardi di fatturato pari 4,3% del Pil.

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"Il disegno di legge rappresenta un buon punto d’arrivo di una discussione parlamentare che è stata lunga e complessa - dice Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – in questi due anni il Forum del terzo settore si è dimostrato un interlocutore rappresentativo e autorevole per governo e Parlamento. Attraverso il Forum l’Uisp ha dato il proprio costante contributo nella fase di discussione e in quella emendativa. Riteniamo che il disegno di legge sia un indubbio passo in avanti verso una maggiore trasparenza e verso il superamento di una certa frammentazione dell’intero comparto, dovuta anche ad una legislazione intervenuta in periodi successivi a partire dall’inizio degli anni ’90. Ora l’attenzione si sposta sulla decretazione delegata, una fase importante nella quale auspichiamo rimanga alta l’attenzione del Forum del terzo settore e la sua capacità di interazione con la politica e le istituzioni. Un ruolo di rappresentanza e competenza che ha permess o il rapporto costruttivo con il quale si è arrivati alla definizione del testo votato".

Quali sono le novità introdotte dal testo? Novità a partire dalla definizione di che cosa si intende per terzo settore e cioè il complesso degli enti privati costituiti per il perseguimento senza scopo di lucro di finalità civiche e solidaristiche in attuazione del principio di sussidiarietà. Che promuovono e realizzano attività di interesse generale mediante forme di azione volontarie e gratuite o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi e attività di interesse generale mediante forme di azione volontarie e gratuite o di mutualità o di produzione e scambio di beni e servizi. Esclusi partiti e sindacati e associazioni professionali economiche. Con il ddl nasce il servizio civile universale non obbligatorio ma per ragazzi tra i 18 e 24, si crea un fondo per il terzo settore presso il ministero del Lavoro con una dotazione 17,3 milioni di euro nel 2016 e di 20 milioni di euro a decorrere dal 2017.

“Finalmente il terzo settore ha un riconoscimento legislativo e non siamo più solamente un soggetto sociale – commenta Salvatore Farina, responsabile terzo settore e volontariato Uisp - Sicuramente è un buon risultato, per una valutazione definitiva bisognerà aspettare i decreti attuativi ma avrei voluto maggiore attenzione alla promozione sociale: al governo diciamo che il volontariato non è sollo quello definito nella legge 266, ma ce n’è anche tanto nella promozione sociale. Infine, qualche dubbio lo solleva la creazione della Fondazione sociale, su cui ci piacerebbe ricevere qualche chiarimento”.

Nel nuovo disegno di legge sul terzo settore c'è via libera all'allargamento dei settori di attività dell’impresa sociale che viene qualificata come “impresa privata con finalità d’interesse generale, avente come proprio obiettivo primario la realizzazione di impatti sociali positivi conseguiti mediante la produzione o lo scambio di beni o servizi di utilità sociale, che destina i propri utili prevalentemente al raggiungimento di obiettivi sociali e che adotta modalità di gestione responsabili, trasparenti e che favoriscono il più ampio coinvolgimento dei dipendenti, degli utenti e di tutti i soggetti interessati alle sue attività”.

Viene poi istituito il Consiglio nazionale del terzo settore come organo di consultazione sulle politiche in materia. Per quanto riguarda la trasparenza su entrate e uscite, bilanci e altri atti fondamentali dovranno essere pubblicati sul sito internet dell'ente.

Infine nasce Italia Sociale, una fondazione di diritto privato con finalità pubbliche, che avrà il compito di sostenere, attrarre e organizzare iniziative filantropiche e strumenti innovativi di finanza sociale. Per il 2016 alla Fondazione è assegnata una dotazione iniziale di un milione di euro. I decreti attuativi, che il governo deve approvare entro 12 mesi, porteranno alla creazione di una sorta di testo unico del terzo settore. (di I.M. - E.F.)

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