Comitato Regionale

Lombardia

Mettiamoci in gioco, buona la prima

Alessandra Pessina, Uisp Lombardia: «Quello d'azzardo non è un “gioco”, per il mondo dello sport è necessario ridare una valenza positiva a questa parola»

Il battesimo dl comitato lombardo per la campagna “Mettiamoci in gioco” ha fatto il primo passo incontrando le istituzioni (Asl, Prefettura e enti locali), discutendo dello stato dell'arte della dipendenza da slot e offrendo alla cittadinanza un grande spettacolo che ha visto avvicendarsi sul palco artisti a sostegno della campagna come:  Ricky Gianco, Gaetano Liguori & Idea Trio, Lucia Vasini, Alberto Patrucco, Daniele Biacchessi e Gianni Riso.

A rappresentare Uisp Lombardia la vicepresidente Alessandra Pessina (responsabile Uisp Nazionale per il progetto “Mettiamoci in gioco”) che ha voluto evidenziare come per un ente di promozione sportiva come Uisp sia indispensabile ridare una valenza positiva alla parola gioco: “La dipendenza dalle scommesse non è e non deve essere considerato un gioco. Giocare vuol dire movimento, apprendimento e crescita, non può essere considerato una patologia”.

A testimoniare l'importanza di questa campagna per lo sportpertutti, la presenza all'incontro con l'Asl di Milano e al successivo convegno, del responsabile Uisp Nazionale per le politiche sociali Fabrizio De Meo: “Cent’anni fa in Lombardia c’erano tantissime associazioni che si occupavano di riunire i cittadini per finalità ludiche, turistiche e sportive, soprattutto per tenere i lavoratori lontani dall’alcool – spiega- La nostra associazione ha scelto un approccio al problema delle dipendenze, fondato sulla proposta di uno stile di vita non dannoso, con alternative sane”. De Meo ha inoltre posto l'accento sul problema di una legislazione moderna che tenga conto dell'attuale diffusione di questo fenomeno: “Ora abbiamo bisogno di buone leggi dal livello nazionale a quello locale -dichiara- E per fare buone leggi è necessario spostando i rapporti di forza, in altre parole spingere la società civile a fare pressione perché – conclude- un cambiamento sia non solo possibile, ma necessario.”

Uisp Lombardia
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