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Lombardia

Don Ciotti non è solo: la solidarietà dell'Uisp

Le minacce di Riina a don Ciotti: il mondo dello sport sociale contrasta le mafie e "abita" il territorio con la partecipazione

Le minacce rivolte da Riina a don Ciotti hanno il significato preciso di un avvertimento: proprio per questo non bisogna abbassare la guardia, ora che le mafie si sentono isolate anche grazie al lavoro di Libera e delle associazioni che vi aderiscono.

Don Ciotti non è solo: l’Uisp gli esprime solidarietà e rilancia il suo impegno per l’educazione e la formazione dei giovani sui temi della legalità. Negli ultimi venti anni sono stati fatti importanti passi in avanti per combattere le mafie sul terreno giudiziario, su quello politico e culturale. Occorre continuare con decisione e non abbassare la testa o girarla dall’altra parte: il mondo dello sport sociale e per tutti ha il compito importante di “abitare” il territorio, come più volte ripete don Ciotti, di strapparlo alla paura e alla criminalità, di renderlo partecipato e vitale insieme alla rete di associazioni sportive locali, dal Nord al Sud d’Italia.

L’Uisp coglie l’occasione per sottolineare l’importante lavoro di magistrati, forze dell'ordine e società civile per rafforzare l’impegno antimamafia nelle coscienze dei cittadini. (I.M.)

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