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Lombardia

L'Uisp per lo Ius soli e la cittadinanza sportiva

V. Manco, Uisp, ha legato il 25° della caduta del Muro di Berlino all'impegno per far cadere altri muri, dal pregiudizio al razzismo

Nell’ambito del suo impegno all’interno della campagna “L’Italia sono anch’io”, l’Uisp ha partecipato ieri a Bologna all’incontro "Cittadinanza, una legge per i diritti" promosso dall'Ufficio parlamentari Pd Bologna. Partecipano i deputati M.Fabbri, S.Zampa e K.Chaouki, M.Ambrosini Universita' statale di Milano.

E’ intervenuto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp : “L’Uisp è da sempre in prima linea per lo Ius soli. Lo facciamo attraverso lo sport perché pensiamo che attraverso un linguaggio popolare e universale come quello dello sport e del gioco si possa arrivare ad abbattere i muri del pregiudizio. In occasione della caduta del Muro di Berlino, alla quale 25 anni fa dedicammo un’edizione speciale di Vivicittà, l’Uisp chiede che vengano abbattuti i muri della disuguaglianza, della segregazione e del razzismo. L’Uisp è per la cittadinanza sportiva e per tutti quei provvedimenti legislativi che possano spianare la strada al pieno riconoscimento dello Ius soli, ovvero del diritto ad essere italiano per tutti coloro che nascono nel nostro Paese”.

Presente all’incontro anche Kaled Chaouki, parlamentare del Pd, animatore del gruppo Interparlamentare per l’integrazione e primo firmatario della proposta di legge sulla cittadinanza italiana per i minori stranieri nati e arrivati in Italia: “ Questa sera a Bologna c’è stata una bella iniziativa con tanti rappresentanti di associazioni e amministratori locali. Non perderemo questa grande sfida, cambiare finalmente la legge sulla cittadinanza per dare al nostro Paese l'opportunità di affrontare con più forza il futuro!”

Chaouki ha aggiunto: “Siamo d’accordo con la proposta del governo di avviare centri di accoglienza per i profughi nei paesi di transito, a partire dalla Tunisia e dall’Egitto, al fine di garantire una gestione più attenta alla tutela dei diritti umani, a iniziare dal diritto d’asilo, e, soprattutto, evitare lo sfruttamento delle organizzazioni criminali. Abbiamo anche presentato su questa materia una specifica mozione in Parlamento che ha già trovato consensi tra numerose ONG e dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR). Sosteniamo dunque la proposta di Alfano lanciata oggi a Parigi che riteniamo concreta e che speriamo sia fatta propria dalla nuova Commissione europea”.

Ecco alcuni numeri diffusi dalla campagna “L’Italia sono anch’io”, promossa da alcune grandi associazioni italiane, tra le quali l’Uisp: “Un milione di minorenni figli di genitori stranieri sono residenti in Italia, circa 650 mila sono nati nel nostro Paese ma la legge 91 del 1992 non riconosce loro lo la cittadinanza per lo ius soli. Loro devono richiedere il riconoscimento della cittadinanza compiuti i diciotto anni attraverso un complicato e costoso iter burocratico, fino ad allora devono rinnovare il permesso di soggiorno assieme ai genitori. Se dovesse esserci un qualsiasi intoppo, rischierebbero di essere espatriati in un paese sconosciuto, nonostante parlino italiano e vivano esattamente come i propri coetanei con genitori italiani. Ecco le seconde generazioni di migranti”.

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