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Lombardia

Uisp in Libano: nuovo progetto per i campi profughi di Tiro

Approvato dal ministero degli Esteri un nuovo intervento triennale sulla disabilità, che partirà a dicembre 2015. Parla M. Tossini
La partnership tra l’Uisp, il CTM (Cooperazione nei Territori del Mondo) e la Ghassan Kanafani Cultural Foundation in Libano porta a casa un altro successo. E’ di qualche giorno fa, infatti, la notizia che il ministero degli Affari Esteri ha approvato il nuovo progetto a Tiro, insieme alla municipalità locale, della durata di tre anni, che si va ad aggiungere al progetto già in corso ad opera degli stessi partner in tre campi profughi palestinesi, anch’esso di durata triennale. 
Il nuovo progetto, dal titolo Promozione dei diritti dei minori e nuove opportunità di educazione informale nel sud del Libano, inizierà orientativamente il prossimo dicembre, e si svolgerà nel Libano del Sud, in particolare nelle province di Tiro e Sidone. 

“L’Uisp è ormai da otto anni in Libano – spiega Massimo Tossini, che negli ultimi anni ha curato i rapporti e le attività in Libano - durante questo periodo si è fatta apprezzare attraverso Vivicittà e i numerosi corsi di formazione realizzati grazie alla competenza dei nostri operatori di alcuni Comitati territoriali e di alcune Leghe. Ottima è la collaborazione con l’ufficio cooperazione dell’Ambasciata d’Italia a Beirut e inoltre queste nostre attività ci hanno portato ad incontrare l’ONG leccese CTM che opera in Libano da molti anni e insieme a loro a realizzare questi due progetti, che sviluppano all’estero le nostri migliori esperienze italiane”. 

Nel nuovo progetto in Libano l’Uisp ha voluto infatti valorizzare quelli che sono due dei suoi fiori all’occhiello degli ultimi anni: l’attività per le persone con disabilità e la riqualificazione degli spazi urbani con un'attenzione particolare all’attività motoria per tutti, sul modello del progetto nazionale“Pronti, partenza, via!”
Durante i tre anni l’Uisp si occuperà di sviluppare una proposta sportiva per le scuole che miri all’inclusione nell’attività sportiva dei ragazzi con disabilità, sia lavorando direttamente con i ragazzi che attraverso una formazione mirata agli insegnanti dell’UNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, che gestisce le scuole dei campi profughi) e gli operatori della fondazione culturale Ghassan Kanafani, e insieme ai partner curerà un programma formativo professionale per gli insegnanti, gli educatori e i bibliotecari delle Province di Sidone e Tiro sulla promozione di inclusione e sani stili di vita nell’educazione dei bambini. Inoltre, grazie al progetto verranno recuperati e ristrutturati tre luoghi in zone disagiate, con allestimento di campi da gioco, percorsi sportivi, spazi verdi, campi polivalenti, per trasformarle in luoghi che contrastino i fenomeni di emarginazione. I tre spazi saranno a Sidone, Tiro e nel campo palestinese di Rashidieh. 

Una parte del progetto sarà invece dedicata alle tecniche del teatro, con il partner libanese “les Amis des Marionettes”, e ampio spazio verrà dato alla riqualificazione ambientale: un giardino, cinque atelier produttivi gestiti da donne e la partecipazione alla campagna “Tiro città pulita”. (di Layla Mousa)

 

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