Comitato Regionale

Lombardia

UISP Lombardia: Il Consiglio Regionale nella casa di reclusione di Bollate

Manco: «Esempio encomiabile del legame inscindibile tra sportpertutti, sociale e territorio»

BOLLATE (MI) - L'istituto penitenziario di Bollate collabora con UISP Lombardia da più di vent'anni, ma mai questa collaborazione si era spinta al punto di ospitare un così importante momento istituzionale, come il Consiglio Regionale all'interno delle mura del carcere. Un esempio unico in Italia maturato in seno ad un progetto solido e lungimirante che porta UISP Lombardia, a cooperare quotidianamente con 13 istituti penitenziari della regione, ai quali propone svariate attività dagli aspetti educativi e motori, fusi attorno ai valori dello"sportpertutti".

CONSIGLIERI PRESENTI - Sabato 20 giugno a Bollate, oltre ai Consiglieri regionali (molti dei quali emozionati nel visitare per la prima volta una struttura detentiva) presenti anche gli operatori impegnati nel progetto carceri: "Oltre il muro porte aperte alla speranza" più una delegazione del Comitato nazionale UISP, composta dal presidente Vincenzo Manco, dal presidente del consiglio Manuela Claysset e dal responsabile organizzazione Tommaso Dorati.

A fianco dell'approvazione del bilancio preventivo, dei costi per il tesseramento e delle discussioni sul futuro dell'ente di promozione sportiva, UISP Lombardia ha scelto di dare spazio ad un esempio virtuoso di attività e proprio su questo si è soffermato Manco, complimentatosi per una scelta come questa, atta a testimoniare come UISP sia organicamente presente sul territorio e nel tessuto sociale lombardo.

VERSI LETTI - Proprio per sottolineare la concretezza dell'impegno e l'attenzione con la quale la direzione lombarda si è sempre approcciata a tali temi, l'incontro è stato aperto infatti dalla lettura di alcuni versi composti dai detenuti nel corso del progetto "laboratorio di poesia" per concludersi con le premiazioni del torneo di tennis organizzato all'interno del carcere di Bollate proprio da UISP. Naturalmente se tutto questo è stato attuabile, il merito è dei protagonisti di questi anni di attività: in primo luogo il direttore dell'istituto Massimo Parisi e la responsabile regionale del progetto carcere Renata Ferraroni alla quale la direzione regionale ha consegnato una targa a riconoscimento di un impegno e di una dedizione senza le quali, sarebbe stato impossibile tagliare simili traguardi. Un ringraziamento particolare è rivolto anche a tutti i dirigenti regionali per la preziosa e qualificata collaborazione.

 

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