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Lombardia

Manco, Uisp: "Caro sindaco di Mortara, lo sport è inclusione"

Vincenzo Manco su l'Unità di giovedì 24 settembre: "La libertà di movimento è un fattore identitario dello sport di cittadinanza"

Sport e inclusione: oggi, 24 settembre, sull'Unitá articolo di Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp: "Nel giorno in cui l'Uisp e lo sport sociale si sono mobilitati di fronte a Montecitorio per il diritto al “movimento” di tutte le persone - scrive Manco - il sindaco leghista di Mortara, in provincia di Pavia, vietava a ragazzi profughi, affidati ad una cooperativa sociale, di giocare a pallone nei campi del suo comune. Lo status "ibrido" di queste persone avrebbe potuto disturbare le famiglie della città pavese. Il caso è diventato nazionale e bene ha fatto l'Unità a dedicare la prima pagina di ieri a questo vergognoso episodio di intolleranza razzista da parte di un rappresentante delle istituzioni".

L'articolo del presidente Uisp prosegue con alcune proposte concrete, dall'approvazione della legge sullo ius soli sportivo alla disponibilitá dell'Uisp in tutte le città per collaborare con i Comuni per la gestione dei piani di accoglienza.

"Noi la pensiamo molto diversamente, signor sindaco - si legge ancora nell'articolo - Pensiamo che avrebbe potuto dirsi orgoglioso di essere il primo cittadino di una comunità che fosse prima in accoglienza, attraverso lo sport. E siamo certi che la sua comunità lo è. Poteva essere un segnale istituzionale alto di educazione alla convivenza e alla solidarietà. Il suo è diventato invece un simbolo brutto di rancore e di paura. In questo momento di crisi umanitaria internazionale, l’Uisp ribadisce il proprio impegno sia a livello territoriale, sia nazionale per promuovere iniziative di solidarietà e accoglienza in ambito sportivo.

Lo sport sociale e per tutti puó essere di esempio. Così come avviene già in molte città e a Voghera, a pochi chilometri da Mortara, nel pavese, dove l'Uisp ha adottato la squadra "La Piroga" composta da rifugiati e richiedenti asilo di alcuni paesi centroafricani. Assicurando loro l'attività sportiva e gli operatori, visto che si allenano in un campetto comunale che loro stessi hanno provveduto a ristrutturare. E' stata lanciata la raccolta fondi "Adotta un atleta" e i cittadini partecipano in prima persona. Cosi come avviene in occasione dei Mondiali Antirazzisti e nelle mille iniziative di sport e inclusione che promuoviamo in tutta Italia.

L'Uisp chiede di sbloccare la legge sulla cittadinanza sportiva, col riconoscimento dello ius soli, attualmente ferma in Senato e chiede di gestire lo Sprar insieme ai Comuni e all’Anci, ovvero il Sistema di protezione dei richiedenti asilo e rifugiati. #Liberidimuoversi è lo slogan che abbiamo adottato per la nuova stagione sportiva e che lanciamo per una campagna per il diritto d'asilo europeo e protezione sussidiaria con iniziative dedicate.

Lo sport è un grande fattore di fratellanza, di inclusione interculturale, di educazione civica, occasione di meticciato tra culture diverse, di arricchimento delle reciproche conoscenze. La libertà di movimento è un fattore identitario dello sport di cittadinanza, il diritto di sentirsi prima di tutto persone, ancorché cittadini, che meritano pari dignità, rispetto e uguali diritti. La Uisp si impegna per garantire benessere per tutti, qualità buona della vita di ognuno assumendo, nell'approccio alla pratica sportiva e motoria, una nuova cultura dell'inclusione che costruisca ponti e abbatta i muri fisici e culturali.

Per questo motivo non ci convince la rincorsa alle iniziative estemporanee - conclude Vincenzo Manco - siamo per promuovere attività sportive e occasioni di sport che permettano a tutti di sentirsi parte integrante di una comunità e non persone che vivono ai margini delle stesse. Questa è la vera ferita che apre la decisione del sindaco leghista di Mortara".

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