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Lombardia

La Lombardia agli stati generali del calcio Uisp

Il calcio sociale Uisp avanza sul territorio, e rilancia il suo impegno progettando nuove strategie e nuovi approcci per renderlo sempre più inclusivo. E' stata una due giorni davvero importante quella andata in scena lo scorso weekend a Montecatini Terme, dove è andato in scena “Patto associativo, calcio sociale”, seminario della Struttura di Attività Calcio Uisp, e che ha coinvolto oltre cento dirigenti arrivati nella cittadina toscana da tutta Italia. Tra questi una quindicina provenienti dalla Lombardia, a testimonianza di un gruppo di lavoro particolarmente coeso guidato dal responsabile di struttura regionale, Tommaso Ramundo. Durante i lavori particolarmente apprezzato il contributo del Presidente della Uisp Lombardia, Stefano Pucci, intervenuto al convegno in qualità di Responsabile Uisp Politiche per la salute e l'inclusione. “Patto associativo e calcio sociale sono i due elementi che devono caratterizzare il nostro lavoro. I dati Istat stimano in 15 milioni di persone il numero di praticanti saltuari in Italia, un dato in forte crescita che testimonia la richiesta in aumento di attività destrutturata, alla ricerca del benessere. Dobbiamo lavorare tutti insieme per non disperdere le potenzialità del nostro ente: la riforma del nostro statuto va in questo senso. Innovazione, sperimentazione, sviluppo sono le tre parole chiavi per combattere la sedentarietà e favorire l'invecchiamento attivo attraverso lo sportpertutti Uisp”.  CLICCA QUI per vedere la videointervista a Pucci.

Durante i suoi interventi, il responsabile Sda Calcio Uisp, Alessandro Baldi, ha invitato all'unità: “Dobbiamo coinvolgere dirigenti e territori. Dobbiamo condividere un percorso, adattare le regole ai tesserati, instaurare un momento ludico e ricreativo che prefiguri un vero calcio sociale. Il tutto facendo innovazione e guardando ai principi più cari al mondo Uisp, a partire dalle disabilità e dagli anziani. Quando sento certi discorsi sullo Ius Soli, lo scetticismo prende il sopravvento, perché lo Ius Soli è già presente nel Calcio Uisp, è già parte integrante e preponderante. Vogliamo una sola Uisp, non tante piccole Uisp. Di mezzo, c’è una sintesi da fare tutti assieme, mettendoci la faccia tutti insieme e prendendoci tutte le responsabilità del caso nei confronti dell’associazione”. CLICCA QUI per vedere la videointervista a Baldi.

Per arrivare agli ambiziosi risultati a cui punta la Sda Calcio serve, a tutti i livelli, maggiore comunicazione a tutti i livelli. Questo l'invito di Roberto Rodio, responsabile Comunicazione Calcio Uisp: “E' necessario sfruttare tutti i canali per far emergere i valori della nostra associazione, e mettere in evidenza che la Uisp è qualcosa di diverso rispetto agli altri enti. Il calcio sociale abbraccia tanti valori, e riesce a rivolgersi a diverse fasce della popolazione: dobbiamo essere in grado di comunicare i valori che ognuno di noi possiede”.

Conclusioni della due giorni affidate al Presidente Uisp nazionale, Vincenzo Manco: “Il nostro calcio è completamente diverso da quello delle federazioni, e il lavoro sul territorio dei nostri dirigenti lo riafferma quotidianamente. Vogliamo creare le condizioni per i quali atleti di ogni livello e categoria sociale possano vivere il rapporto con lo sport senza medaglie, offrendo alla comunità un nuovo modo di approcciarsi all'attività fisica.  Dobbiamo avere l'orgoglio di raccontare a tutti ciò che continuiamo a organizzare in tutta Italia, mettendoci la faccia, per il bene della comunità, perchè gli enti di promozione sportiva non sono tutti uguali, e l'esempio della Uisp lo dimostra. Giovani e donne, in particolare, vanno messi al centro delle nostre iniziative". CLICCA QUI per vedere la videointervista a Manco.

Al termine del seminario Tommaso Ramundo esprime tutta la sua soddisfazione: “La due giorni toscana è stata particolarmente proficua: si è trattato di un momento di confronto importante, dal quale la nostra struttura regionale esce con la consapevolezza sia del buon lavoro svolto sinora sul territorio che della voglia e della necessità di fare ancora di più per far crescere ulteriormente il nostro movimento in tutta la regione. Un grazie ai dirigenti lombardi, che con la loro partecipazione attiva al seminario hanno ancora una volta dimostrato grande attaccamento all'associazione”.

Fabio Spaterna

 

 

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