Comitato Regionale

Lombardia

UISP Lombardia: Salviamo lo sport dilettantistico lombardo, ultima chiamata

Gentilissimo Presidente Fontana, Gentilissima Assessore Cambiaghi, 

nei giorni scorsi, dopo la pubblicazione dell’ordinanza regionale n° 620, si sono succeduti svariati appelli, da parte di importanti organismi sportivi, per la salvaguardia dello sport dilettantistico lombardo. 

I più grandi Enti di Promozione, le più importanti Federazioni, non ultima la Federazione Medico Sportiva, sono stati concordi nel sottolineare come non esistano dati epidemiologici o scientifici che evidenzino la necessità di fermare lo sport, quantomeno di allenamento, che se svolto in modalità “senza contatto”, mantenendo le distanze interpersonali previste dai protocolli, non rappresenta motivo di pericolosità per la diffusione del contagio da Covid-19. 

Anzi, ambienti protetti quali sono i centri sportivi, le palestre, le piscine, rappresentano luoghi molto più sicuri che ambienti destrutturati, come parchi e aree urbane cittadine, nelle quali si stanno già ritrovando soprattutto i giovani senza che sia possibile controllarli in alcun modo. 

Ad oggi, però, non è giunta alcuna risposta, né alcun chiarimento interpretativo. Vogliamo intendere questo silenzio come uno spiraglio di speranza per una nuova ordinanza che, riequilibrando un provvedimento che riteniamo eccessivamente restrittivo verso le organizzazioni sportive riconosciute, rappresenterebbe l’ultima occasione per lo sport dilettantistico per provare a sopravvivere. 

Nel rispetto delle regole e della rigorosa applicazione dei protocolli, organizzare sport in sicurezza, senza contatto, con particolare riferimento agli allenamenti, è possibile. 

Molte realtà sportive e molti gestori di impianti, che si continua a far fatica a vedere e a considerare, sono davvero allo stremo e non resisteranno ad un altro periodo di fermo totale (che immaginiamo sia presumibile possa poi essere prorogato oltre al 6 novembre); di conseguenza, migliaia di “collaboratori sportivi” che non possono fruire degli ammortizzatori sociali perché privi di un’inquadratura contrattuale pari ad altre categorie sono a forte rischio di povertà. 

Ci auspichiamo che la dignitosa compostezza con la quale il mondo sportivo dilettantistico sta evidenziando la sproporzione dei provvedimenti assunti rispetto ad altre molteplici situazioni cause di veri assembramenti sia considerata motivo di ascolto e di presa in carico delle sofferenze di questo settore. 

Chiediamo nuovamente di rivedere con urgenza i provvedimenti assunti nell’ordinanza n° 620 del 17 ottobre 2020, assoggettando le ASD/SSD Dilettantistiche lombarde a quanto contenuto nel DPCM del 18 ottobre 2020. 

CLICCA QUI per la lettera in formato PDF

CLICCA QUI per l'ordinanza del Ministero della Salute che limita gli spostamenti in Lombardia, dal 22 ottobre al 13 novembre, dalle 23.00 alle 5.00.

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