Quando però accade il contrario, ovvero un episodio che ci riconcilia con il vero spirito sportivo ed amatoriale di questo bellissimo sport, è bene sottolinearlo. La partita in questione è quella giocata lunedì scorso (13 Febbraio) sul campo sportivo di Filo di Argenta, al confine tra Ferrara e Ravenna, valida per la seconda giornata del girone di ritorno del Campionato Uisp Over 35 di Calcio a 11. Ad affrontarsi sono Asd Filo e Gs Elettromeccanica di Pievequinta, piccola frazione di Forlì.

Ed a raccontare quanto accaduto è lo stesso arbitro dell’incontro, Renato Chieppa.
Basta riportare la parole scritte dallo stesso direttore di gara per capire: «Vorrei evidenziare la sportività tenuta dal capitano dell'Asd Filo, Fabio Scardovi. Lo stesso Scardovi, al quale avevo fischiato un rigore a favore nel corso del primo tempo sul risultato di 1-1, ha invece ribaltato la mia decisione dicendo che, essendo lui più vicino di me, il penalty non era da accordare. Questo, in quanto il difensore della squadra avversaria non aveva preso la palla con la mano».

L’arbitro che ascolta il giocatore, il giocatore che con estrema onestà e lealtà sportiva parla con l’arbitro. Tutto bello, tutto giusto, tutto normale. Sì, tutto normale, perché così dovrebbe essere sempre. E magari, di episodi simili staremo qui a parlarne più spesso.