Comitato Territoriale

Matera

UISP per la grandetà: un successo la sperimentazione nella Residenza Brancaccio con le "attività al domicilio residenziale"

Un'esperienza importante che ha riscosso un forte successo e che da Settembre diventerà permanente.

Dopo la sperimentazione nei mesi estivi che ha visto UISP operare con attività riservate agli anziani della Residenza Brancaccio di Matera, abbiamo contatto il referente del progetto, Giuseppe De Ruggieri, per un'intervista di questa importante esperienza.

Uisp per la Grandetà: un binomio che parte da lontano?

"Il nostro settore UISP per la GRANDETÀ opera sul nostro territorio da 30 anni, attraverso un progetto di prevenzione e promozione della salute incentrato sul movimento come stile di vita. Si chiama PROGETTO INTEGRATO e prevede l’attivazione e/o il rafforzamento di “percorsi di movimento per tutti nessuno escluso".

Quali i punti di forza del progetto? Ci parli anche dell'esperienza con la "Residenza Brancaccio"?

"La forza di questo progetto sta nel tentativo di introdurre la dimensione corporea nell’immaginario e nella vita del cittadino, per aiutarlo a recuperare e/o a mantenere, anche se fragile, le sue capacità psicomotorie.
Proprio a partire da questo, vista la nostra collaudata esperienza in 30 anni di attività sul territorio, nei mesi di giugno e luglio abbiamo intrapreso una sperimentazione presso la “Residenza Brancaccio” e, visto l’alto numero di partecipanti, possiamo dire che è stato un successo.
Quindi non solo le ginnastiche dolci nelle palestre dove operiamo, ma abbiamo voluto rilanciare il PROGETTO con l’attivazione “al domicilio residenziale”.

 


"Attività al domicilio residenziale". Quanto è importante puntarci?

"Le nostre competenze e la formazione nei tanti anni di attività ci dicono che è possibile (direi necessario) operare in tal senso, ovvero per il mantenimento e la riacquisizione di una autonomia di base in soggetti particolarmente a rischio, ospitati in Strutture Residenziali, cioè individui condizionati da una protratta sedentarietà o da periodi di allettamento, o in situazioni depressive o di solitudine ed anche portatori di disabilità e particolari patologie.
Inoltre l’attivazione psicofisica si esplica attraverso proposte motorie correlate alle possibilità dei partecipanti e improntate alla sollecitazione relazionale.
L’obiettivo è quello di incrementare il loro benessere, anche di chi è affetto da deterioramento cognitivo lieve-moderato e disturbi dell’affettività.

Da un’indagine osservazionale condotta  diversi anni fa sulla “Ginnastica al Domicilio Residenziale” è emerso che la maggior parte delle persone, che ha partecipato anche se per breve tempo ai gruppi di ginnastica dolce, ha sviluppato una maggiore capacità di interazione e relazione con gli altri ospiti della struttura, che non hanno partecipato al progetto, e con gli operatori, facilitando così il loro adattamento per la permanenza anche temporanea in struttura (a volte i ricoveri in regime di sollievo sono brevi). La partecipazione a questo tipo di attivazione e riattivazione psicomotoria facilita infatti l’intensificazione del rapporto con il gruppo e con l’ambiente esterno e migliora la conoscenza e la disponibilità della propria espressività corporea".

La sperimentazione ha visto anche un bel momento condiviso con il Centro Estivo Uisp, vero?

"Si, c'è stato un bel evento che ha visto la partecipazione dei bambini del Centro Estivo Uisp, che ricordo si tiene nel parco del Vicinato Nuovo e dunque di fianco la Residenza Brancaccio. I bambinii hanno consegnato le foto di gruppo delle attività degli anziani, ornate di cornici da loro preparate e consegnate in un momento conviviale tutti insieme".

Obiettivi futuri?

"L’ appuntamento è per settembre quando l’attività diventerà stabile per tutto l’anno.
Ci tengo, quindi, a ringraziare l'intero staff che ha contribuito a questa sperimentazione, ovvero Stefania Di Lena, Rossella Gravinese e Caterina De Ruggieri, oltre gli uditori che presto spero saranno operativi, Chiara Scandiffio e Francesco Rondinone.
Il mio auspicio è che la Uisp possa nuovamente investrirci in questi progetti, puntando a rafforzare anche la formazione".