Comitato Territoriale

Milano

Acquaviva Uisp: i fiumi sono identità e storia delle città

I grandi corsi d'acqua urbani, se vengono abbandonati, diventano epicentri di disagio sociale. Parla G.Russo

Il ritrovamento del corpo dello studente americano ha messo Roma e il suo fiume al centro dell’attenzione mediatica e apre una riflessione sulle condizioni che hanno creato le premesse di questo tragico evento. L’Uisp da molti anni segue con attenzione lo stato di abbandono del Tevere, come di altri spazi della città, dimenticati dalle amministrazione che si sono succedute, e quindi consegnati all’incuria e al disagio sociale. L’Uisp acquaviva percorre costantemente il tratto di fiume che attraversa la capitale, godendo da questa prospettiva di una visione complessiva delle problematiche e delle opportunità.


“Seguiamo idealmente le orme degli antichi naviganti fluviali - diceGianni Russo, presidente Uisp Acquaviva - i fiumi hanno fatto la storia delle civiltà, in particolare a Roma, ma la città ha dimenticato il valore identitario di una parte importante del suo territorio. Questa situazione di abbandono e degrado è il risultato di una serie di scelte che non hanno dato attenzione a questa parte importante del territorio cittadino. Così convivono due mondi contrapposti e distanti tra loro: da un lato il centro città con la movida di giovani e turisti che esprimono valori di consumo immediato, e dall’altro, ad un livello diverso, situazioni di degrado e disperazione. Qui il fiume diventa il luogo in cui la città riversa le proprie contraddizioni. Una riva del Tevere è come rimossa, terra di nessuno, dove anche le persone possono essere lasciate a sé stesse, soli nel cuore di Roma".

"L’Uisp propone di valorizzare il fiume, per riscoprire le peculiarità del territorio. È quello che facciamo, ad esempio, con la Discesa internazionale del Tevere, portare attenzione al territorio e alle persone che lo abitano”. 
La Discesa del Tevere è una manifestazione internazionale che l’Uisp organizza da decenni, partendo da Città di Castello, fino ad arrivare nel centro di Roma. Ma sono molte iniziative Uisp che permettono di vivere lo spazio fluviale, sia del Tevere che dell’Aniene, un tratto bellissimo in cui recuperare l’antica vocazione del fiume alla navigazione.

“Attraverso i Contratti di fiume portiamo avanti una battaglia per la creazione dei parchi fluviali - conclude Russo - proponiamo l’idea di percorsi di partecipazione alla gestione del territorio, in cui le nostre esperienze vengono presentate alle amministrazioni come buone pratiche da valorizzare e alimentare. Attraverso la pratica sportiva, la frequentazione e la percorrenza, si può arrivare al recupero della memoria identitaria dei luoghi. Per questo abbiamo in programma di portare cittadini e rappresentanti delle istituzioni locali sul fiume, per coinvolgerli e mostrare la bellezza e lo spreco del nostro territorio”. (Elena Fiorani)