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ActiveVoice: la voce attiva dello sport. Appuntamento a Roma

Mercoledì 7 novembre l’Uisp organizza a Roma l’evento di chiusura del progetto europeo che promuove il diritto umano al movimento

Il progetto Active Voice giunge al termine del suo lunghissimo percorso, con un evento finale che si svolgerà a Roma il 7 novembre presso l'Hotel Nazionale,  di fronte al Parlamento, con inizio alle ore 9.30. In questa occasione verranno presentate le buone pratiche di advocacy esercitate dalla Uisp a livello locale, nazionale e internazionale a favore del diritto umano al movimento e al gioco.  Ed anche il bilancio dei 20 incontri tenuti in tutta Italia nel corso dell'anno. L'evento sarà l'occasione per un confronto con i rappresentanti di istituzioni a vari livelli: locale, nazionale e internazionale. 

Con il progetto Active Voice l'Uisp ha sviluppato un percorso di iniziative per sostenere e rafforzare le capacità di advocacy a favore del diritto umano al movimento nella consapevolezza - come suggerito dalle Strategie dell'OMS per l'attività fisica - che solo l'azione congiunta, trasversale e intersettoriale permette di raggiungere efficacemente questo obiettivo.

L'incontro per il bilancio internazionale, promosso dall'Isca, con tutti i responsabili dei vari progetti che hanno messo in rete vari Paesi europei si terrà a Parigi il 23 novembre, con il titolo "Moving People-Moving Europe".

Con il progetto europeo ActiveVoice l'Uisp ha sviluppato un percorso di iniziative per sostenere e rafforzare le capacità di advocacy a favore del diritto umano al movimento, nella consapevolezza, come suggerito dalle Strategie dell’OMS per l’attività fisica, che solo l'azione congiunta, trasversale e intersettoriale permette di raggiungere efficacemente questo obiettivo. La Uisp da anni è coinvolta come promotore e o partner di diversi progetti che hanno come focus il tema dell’inclusione di rifugiati e richiedenti asilo attraverso lo sport, che hanno portato alla creazione di manuali metodologici, piattaforme online e materiali promozionali. In tutti i questi progetti è emerso con forza che per risolvere i problemi è fondamentale la creazione di reti con diversi stakelholders: associazioni sportive di base, enti locali, istituzioni sportive e governi devono dialogare fra loro per promuovere progetti integrati. Lo sport da solo può essere un pezzo importante del puzzle perché promuove socialità, educazione, ricostruzione di identità spezzate attraverso la pratica, offre anche possibilità di lavoro e di formazione, ma da solo non è in grado di promuovere politiche sociale per una reale inclusione e forme di accoglienza dignitose e rispettose di ogni persona.

Per tracciare un bilancio del lavoro svolto con il progetto ActiveVoice l’Uisp da appuntamento a Roma, mercoledì 7 novembre, presso l’Hotel Nazionale, in Piazza Monte Citorio 131, per una giornata di confronto e riflessione, con rappresentanti Uisp, del terzo settore  e delle istituzioni. I lavori si suddivideranno per sessioni e tavole rotonde; la parte del mattino (ore 9.30-13)  sarà dedicata al rilancio del "Piano d'azione Globale per la promozione dell'attività Fisica" elaborato dall'OMS e adottato in occasione della 71a Assemblea Mondiale della Salute nel maggio di quest'anno, di cui la UISP ha curato una versione in lingua italiana. 

Nella seconda parte della giornata, dalle 14 alle 17, è prevista una sessione di approfondimento di una delle tematiche oggetto dell'azione di advocacy della Uisp: quella relativa al diritto di accesso alla pratica dello sport per rifugiati, richiedenti asilo e migranti. Questa sessione vuole essere l'occasione per una riflessione sui programmi europei che da sempre costituiscono uno strumento per creare reti solidali, sperimentare metodologie di lavoro innovative, scambiare buone pratiche e promuovere una cittadinanza attiva e inclusiva. (di Raffaella Chiodo Karpynsky, responsabile del progetto Active Voice Uisp per l'Italia)

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