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Antonio Iannetta:”E' partito il minirugby, un laboratorio per inclusione sociale a Quarto Oggiaro presso la Parrocchia Sant’Agnese”

Da Mercoledi 7 ottobre un nutrito gruppo di bambini hanno cominciato la loro avventura nel minirugby alla Parrocchia Sant'Agnese in via Arsia 3, nel quartiere di Quarto Oggiaro, animando il prato dell'oratorio che sorge in mezzo ad uno dei quartieri più popolosi di Milano.

L'iniziativa promossa grazie allo spirito dell'educatore Mario Smedile è stata sostenuta dall'ASD Rugbio punto di riferimento nel panorama milanese della promozione di minirugby sociale.

"Non potevamo non appoggiare quanto ci è stato proposto da Mario che da settembre è una guida formativa per i bambini del nostro movimento.

Soprattutto perchè da qualche settimana non son più solo il presidente e fondatore di un'associazione sportiva che promuove il gioco come esperienza di integrazione, ma ricopro un ruolo di maggiore responsabilità".

Con queste parole Alessandro Acito ha di fatto avviato in maniera concreta le azioni di Ludorugby, piattaforma per il rugby giovanile promossa da UISP per aprire luoghi e campi di gioco e riconsegnare lo sport giovanile ad una dimensione aggregativa e di inclusione.

Con queste premesse dal 7 ottobre anche i bambini di Quarto Oggiaro avranno l'opportunità di praticare a costi sostenibili e con educatori preparati quello sport che spesso viene presentato come aperto a tutti e che ora, grazie a Ludorugby e alla Associazione Sportiva Rugbio affiliata a UISP, comincia a proporre soluzioni concrete e reali di rugby per tutti.

All'open day ha partecipato anche Antonio Iannetta, direttore della UISP di Milano, che ha potuto verificare di persona quanto strategico possa essere portare il minirugby nel quartirere popolare di Quarto Oggiaro, opportunità per molti bambini del quartiere a rischio di dispersione dall'attività sportiva.

Mico Curatolo coordinatore uisp rugby sottolinea l'importanza di aprire nuovi laboratori ovali accessibili ai piccoli dei quartieri più periferici della città, "per noi è fondamentale portare il rugby in luoghi ancora inesplorati, garantendo il diritto al gioco e la piena accessibilità di questa attività anche nei contesti più difficili.

 

 

 

 

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