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#DopOut: il progetto Uisp contro il doping e per sani stili di vita

Il progetto Uisp ha coinvolto gli studenti di sette paesi europei in una campagna di comunicazione sui rischi dell'assunzione di doping. Parla A. D. Andretta

#Dopout. Social network e peer education per combattere il doping è il progetto cofinanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Uisp, che ha coinvolto 385 giovani studenti di sette paesi europei - Italia, Grecia, Turchia, Romania, Danimarca, Austria e Slovenia - nella realizzazione di una campagna di comunicazione sui rischi correlati all’assunzione di doping e abuso di farmaci, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza degli adolescenti, proteggere la loro salute, promuovere i valori di uno sport pulito favorendo comportamenti e stili di vita sani.
Dopo la chiusura ufficiale del progetto (leggi l’articolo) l’esperienza guidata dall’Uisp ha avuto un altro momento di visibilità il 4 e 5 dicembre a Bruxelles, in occasione dell'incontro sull’integrità nello sport, promosso da Erasmus + Sport: due giorni di laboratori, pubbliche relazioni e workshop sui temi dello sport. L’attività del progetto è stata presentata all’interno del tavolo sulla prevenzione del doping, occasione di scambio di buone pratiche a livello europeo. “L’incontro è stata un’ulteriore occasione per condividere i buoni risultati della nostra iniziativa – spiega Andrea D’Andretta, coordinatore Uisp del progetto – infatti, il bilancio di #Dopout è estremamente positivo: le attività si sono svolte in maniera coordinata nei sei paesi partner. Le nostre proposte sono piaciute e risultate interessanti ai ragazzi coinvolti. Il focus è stato l’ambito più ampio della salute e dei sani stili di vita, connesso agli effetti del doping, su cui l’Uisp lavora da anni. Il nostro obiettivo è stato lanciare un messaggio positivo e proporre modelli costruttivi, non colpevolizzare i comportamenti errati: abbiamo proposto il tema della cultura dello sport contro la piaga del doping sportivo”.

Nell’ambito del progetto, i ragazzi dell’Istituto statale superiore “Mario Rutelli” di Palermo, hanno scritto lo storyboard del video promozionale “Say no to doping”, alla cui realizzazione hanno anche partecipato in prima persona. (GUARDA IL VIDEO
“L’elemento qualificante del progetto è che si sono poste le basi per una sua continuazione - conclude D’Andretta - abbiamo scelto una metodologia sperimentale, utilizzando la comunicazione e i social media per riuscire ad entrare in contatto con i giovani e interessarli. In varie realtà questo ha aperto una strada diversa nell’intervento contro il doping, quindi speriamo che ci sia la possibilità di un prosieguo e di un’ampia condivisione”. (A cura di Elena Fiorani)

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