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#DopOut: presentato oggi a Roma il video ideato dagli studenti

“Say no to doping” è il messaggio lanciato dai ragazzi che hanno preso parte al progetto Uisp. Parlano V. Manco, S. Pucci e L. La Sala

Come contrastare la cultura del doping tra i giovani? Attraverso messaggi chiari e diretti, ideati dai ragazzi per i ragazzi. E’ questo l’obiettivo del video #DopOut che è stato presentato in anteprima mercoledì 6 giugno a Roma, presso la Scuola dello sport del Coni, con gli studenti del Liceo sportivo.

GUARDA IL VIDEO ideato dai ragazzi dell’Istituto statale superiore “Mario Rutelli” di Palermo

"#DopOut. Social network and peer education against doping”, è il progetto Erasmus + cofinanziato dall’Unione Europea e coordinato dall’Uisp, insieme a Coni Servizi, che coinvolge sette partner europei in una campagna di comunicazione per rendere consapevoli i giovani (11-18 anni) dei rischi correlati all’assunzione di doping e abuso di farmaci, oltre a trasmettere messaggi positivi sugli stili di vita e l’adozione di una sana alimentazione. 

Il protagonista del video è un giovane atleta impegnato in una gara di corsa. Durante la sua prova, di fronte alla fiaccola olimpica (simbolo del fair play), prende coscienza di aver fatto uso di doping e di aver tradito la fiducia del pubblico e dei suoi tifosi, oltre che degli altri concorrenti. Getta il doping nella fiaccola olimpica e da qual momento il mondo torna ad essere a colori, guadagna l'affetto dei compagni e le "condivisioni" del pubblico. Anche De Coubertin è contento di questo gesto esemplare. Il video, pur breve, è ricco di riferimenti simbolici propri del mondo sportivo e dei suoi valori e punta sull’immediatezza del messaggio.

“Un elemento che emerge dal video è il coraggio – ha detto Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp – il gesto compiuto dall’atleta, confessando di aver fatto uso di doping, potrebbe causare la sua emarginazione ma quel coraggio può dare un contributo gigantesco a tutta la società civile”.

“Si tratta di un progetto innovativo e coraggioso – ha aggiunto Stefano Pucci, responsabile politiche stili di vita e salute Uisp nazionale – che riflette sulla lotta al doping, interventi che in Italia sono partiti tardi rispetto all’origine del fenomeno. Anche se oggi i controlli sono all’ordine del giorno nello sport professionistico molto ancora romane da fare nello sport dilettantistico e amatoriale. È nostro dovere, proprio perché il nostro obiettivo non è la prestazione e il risultato ma il benessere delle persone, fare più controlli. L’attività repressiva va accompagnata all’informazione e ad una presa di coscienza, stimolando la riflessione tra i giovani”.

La particolarità della campagna riguarda l’approccio della “peer education”, in cui i giovani sono creatori in prima linea della comunicazione e “influencers” dei loro pari. Il progetto ha visto una prima selezione delle storyboard presentate dalle Scuole superiori coinvolte, in  Italia e nei Paesi partner. E’ stata selezionata la proposta dei ragazzi dell’ISS Istituto Statale Superiore “Mario Rutelli” di Palermo e, dopo l’intervento realizzativo dell’agenzia Visualside – Media Communication Studio di Rovereto (Tn), si è giunti alla produzione del video della durata di 40”. Una breve clip che verrà condivisa sui social e lanciata simultaneamente dai sette partner europei del progetto, dall’ Austria alla Grecia, dalla Romania alla Danimarca, Slovenia e Turchia, con l’hashtag #DopOut.

"Rendendo le persone capaci di operare scelte autonome e consapevoli sulla propria salute - ha affermato Liliana La Sala, del ministero della Salute - possiamo favorire la capacità di scelta anche in merito all'uso di doping. La lotta al doping deve essere incentrata sulla prevenzione attraverso l'educazione e l'informazione per consentire di assumere comportamenti consapevoli".

Alla presentazione del video #DopOut sono intervenuti: Daniela Drago, Coni Servizi – Area Progetti speciali/Coordinamento progetti UE; Vincenzo Manco, presidente Nazionale Uisp; Andrea D’Andretta, coordinatore europeo di  progetto; Liliana La Sala, Ministero della Salute, dirigente Ufficio 6 - Prevenzione delle dipendenze, doping e salute mentale; Fabio Alivernini, Ricerca-Azione Onlus; Stefano Pucci, responsabile Politiche stili di vita e salute Uisp nazionale.

Per ascoltare l'audio integrale del convegno clicca qui

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