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Milano

Il raid di Macerata: l'Uisp esprime sgomento e preoccupazione

"Gli eventi del 3 febbraio ci mettono di fronte ad una realtà che preferiamo non vedere, manca una politica dell'accoglienza", parla C. Balestri

Il raid di Macerata, di cui si è reso protagonista sabato 3 febbraio il ventottenne Luca Traini, apre ferite profonde: violenza, razzismo, xenofobia, fascismo. La sparatoria per le vie di Macerata ha avuto come vittime sei ragazzi di colore e Traini, allo stato attuale, ha reso spontanee dichiarazioni ai ai Carabinieri.
L'Uisp esprime sgomento e preoccupazione di fronte alla spirale che si è aperta e trasmette alle vittime, e alle loro famiglie, solidarietà e auguri di pronta guarigione: "I fatti di Macerata - dice Carlo Balestri, responsabile nazionale Politiche internazionali, cooperazione e intercultura Uisp - ci mettono di fronte ad una realtà che forse finora non volevamo vedere in maniera chiara: un aumento costante e marcato di atteggiamenti razzisti e xenofobi. Ciò è dovuto in primo luogo ad una mancanza di politiche per l'accoglienzachiare e ad un sistema europeo inefficace; secondariamente alla mancanza di informazioni attendibili sulla reale presenza dei migranti nei nostri territori, infatti, spesso c'è una sopravvalutazione del fenomeno; e infine ad una campagna denigratoria portata avanti da alcuni partiti politici in merito al lavoro svolto dalle ONG di accoglienza". 

"Si è instaurato un clima di odio e pregiudizio sempre più palese, c'è quasi un pericoloso sentimento di garanzia e giustificazione per le azioni commesse - prosegue Balestri - Come Uisp abbiamo sempre rifiutato ogni forma di estremismo e di violenza e usiamo lo sport proprio come mezzo di inclusione. Quotidianamente ci impegnamo sul territorio italiano e nei progetti di cooperazione all'estero per portare un messaggio di pace e di possibilità di convivenza e di bellezza della diversità, attraverso la pratica sportiva. Lo facciamo con il nostro progetto di punta sul tema dell'incusione sociale i Mondiali Antirazzisti, cui da anni partecipano anche delegazioni del GUS-Gruppo umana solidarietà, fra cui una di Macerata, una Ong che da anni lavora nel campo dell'accoglienza e che in occasione del recente terremoto in centro Italia ha mobilitato i suoi opsiti per dare una mano nella ricostruzione. Siamo venuti a sapere che due ragazzi vittime dell'attentato, Wilson e Festus, sono parte dei progetti portati avanti dal Gus.  Credo che la solidarietà maggiore che possiamo esprimere ai nostri amici sia quella di proseguire senza arrenderci mai su queste attività che mirano alla conoscenza e allo scambio per sconfiggere pregiudizi e stereotipi.  Wilson e Festus, vi aspettiamo ai prossimi Mondiali".

Nella foto: la Polisportiva Extravaganti di Macerata

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