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Politiche terzo settore e Delega sostenibilità e risorse Uisp

Proseguiamo la pubblicazione dei documenti programmatici nazionali dell'Uisp su Terzo settore e su Sostenibilità e risorse

Proseguiamo la pubblicazione dei documenti programmatici nazionali dell'Uisp su Terzo settore e su Sostenibilità e risorse. Abbiamo predisposto un aggregatore all'interno del sito nazionale Uisp, dove sarà possibile consultarli tutti. (CLICCA QUI)


Le Politiche nazionali Uisp sul terzo settore (responsabile Salvatore Farina) puntano sul valore sociale dello sport come fattore di nuove politiche sociali e di welfare nell’ambito della solidarietà, del dialogo intergenerazionale, dell’integrazione, del contrasto alle povertà e all’esclusione. Una innovazione culturale che vede l’Uisp impegnata su un doppio crinale: all’interno del contesto sociale e politico, nel rapporto con istituzioni italiane ed europee, e all’interno del terzo settore italiano, per affermare una diversa considerazione del fenomeno sportivo, strumento molto efficace di mediazione sociale, educazione, socialità, salute.

Ecco la versione integrale del documento

Il documento programmatico Uisp parte da un’analisi del terzo settore italiano che da anni regge il sistema di welfare chiamato a compiere quel “salto di qualità che lo renda protagonista di innovazione sociale che gli è proprio, motore di trasformazione sociale”. In questo contesto è riconosciuto il valore e il ruolo degli enti del terzo settore: con la legge 106/2016, la fisionomia del terzo settore è finalmente delineata. Peccato sia lasciato fuori dalla riforma la componente sportiva che, nella suddivisione per attività svolte, rappresenta la parte maggioritaria delle 336.275 istituzioni non profit attive in Italia (fonte Istat). “Può lo sportpertutti, di cittadinanza, sociale, rimanere confinato o relegato alla sola agevolazione fiscale (398/1991)?” Le attività di sport sociale che promuove l’Uisp, da quelle con gli anziani a quelle di integrazione con i migranti (solo per fare alcuni esempi), devono avere soltanto il riconoscimento Coni o sono da considerare meritevoli del riconoscimento delle istituzioni nazionali e delle politiche pubbliche italiane, in quanto moltiplicatrici di relazioni, coesione sociale e benessere?

L’Uisp è impegnata sul terreno della trasparenza e della valutazione dei risultati effettivamente raggiunti, sia all’interno del sistema sportivo e nei confronti del Coni, sia sul terreno del terzo settore, in quanto “il Registro unico nazionale degli ETS impone una gestione limpida e una rendicontazione sociale che metta in evidenza il valore delle associazioni”. Dobbiamo costruire strategie di advocasy, alleanze che ci vedano impegnati quotidianamente su questo terreno. La riforma dei Centri di Servizio del Volontariato apre una opportunità di presenza in più anche per l’Uisp, da rendere efficace soprattutto grazie all’azione dei Comitati regionali e territoriali. Protagonisti, questi ultimi, insieme all’Uisp nazionale e allo stesso Forum del terzo settore, nella battaglia “affinchè lo sport dilettantistico sia considerato parte del terzo settore italiano, così come merita”.
L’Uisp è in prima fila, accanto a Forum terzo settore e Fondazione con il Sud, per valorizzare il protagonismo e l’impegno dei giovani per " Rigenerazione non profit”. L’Uisp è impegnata per rafforzare sempre di più il suo contributo nei Forum regionali del Terzo settore e nei CSV; per aggiornare e riscrivere la “Carta dei principi dello sport per tuttti”, ferma alla stesura del 2004; per contribuire al raggiungimento dei global goals SDGs Agenda 2030; per azioni nazionali e locali di advocay nei confronti delle istituzioni, delle Fondazioni e di tutti gli altri soggetti sociali, pubblici e priovati, e della pubblica amministrazione. L’Uisp è impegnata sul terreno delle alleanze con altre organizzazioni, reti sociali del terzo settore e Forum sul terreno dei diritti e delle pari opportunità per tutti, come nel caso del Forum Disuguaglianze Diversità del quale l’Uisp è socio costituente.

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L’Uisp, tra sostenibilità e risorse: il documento programmatico della Delega nazionale (della quale è responsabile Tiziano Pesce, vicepresidente nazionale Uisp) prende il via dalle caratteristiche dell’associazione, “una grande organizzazione di sport sociale fortemente radicata nel tessuto connettivo del territorio, che agisce quotidianamente nel rapporto con le istituzioni e le reti sociali, che si fa responsabilmente carico di essere un movimento “generattivo”, ossia capace di generare a sua volta risorse, sotto forma di diritti, coesione sociale, salute, educazione, parità di genere, civismo, intercultura”. 

Leggi la versione integrale della Delega nazionale Uisp Sostenibilità e risorse.

L’Uisp ha un orizzonte chiaro all’indomani dell’avvio della riforma del modello associativo: un sistema coerente, tra finalità associative e protagonismo sociale, capace di stabilire relazioni credibili con pubblico e privato, sistema sportivo e istituzionale, terzo settore e reti sociali. Le risorse disponibili vanno quindi quotidianamente seguite e studiate per comprendere se gli investimenti si traducono in crescita associativa e sviluppo. Tutti si è chiamati ad analizzare i risultati ottenuti, positivi e non, con una metrica quantitativa e qualitativa condivisa e, soprattutto, coerente.

In questa fase organizzativa e valoriale, l’Uisp guarda con estrema attenzione ai 17 Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile presentati dalle Nazioni Unite, da raggiungere entro il 2030. “Nel rapporto tra ricchezza concentrata e povertà relativa ed assoluta che si allargano sempre di più - si legge nel documento - l’Uisp ha bisogno di predisporre misure che permettano una sua azione coerente, per garantire a tutti il diritto alla pratica, ripensando al proprio modello e ottimizzando le risorse che si riescono ad intercettare, con la consapevolezza che si è di fronte ad un profondo cambio di fase e ad una riorganizzazione dell’intero sistema nazionale e non solo”.

Bilancio e consulenze. Il bilancio di una organizzazione complessa come l’Uisp, a tutti i livelli, non è solo strumento di gestione e di controllo dell’andamento economico-finanziario; deve essere capace di esprimere comunicazione e misurazione del valore generato dalle attività volte a realizzare gli scopi statutari. Attraverso una costante, prudente gestione dell’andamento economico finanziario e del bilancio, con una corresponsabilità nel rapporto con il territorio e con i Comitati. Cosa significa "gestione prudente"? Innanzitutto significa applicare l'etica della responsabilità, con azioni consapevoli e trasparenti, attraverso scelte collegiali di confronto e di valorizzazione.  

Il bilancio che da rappresentazione numerica ne diventa "certificazione etica”, tenendo presente e in assoluta evidenza gli obblighi di rendicontazione sociale e la valutazione dell’impatto sociale degli Enti del terzo settore, introdotta dalla Riforma 106/2016. Bilanci preventivi e consuntivi come dei "quadri fedeli" della situazione economico-finanziaria e patrimoniale, "per tutti" i portatori d’interesse e perciò arricchiti di tutte le informazioni oggettive ed obiettive che rendono l'informazione "neutrale" e una rappresentazione di realtà storica.

Centrale, quindi, anche l’impegno sul versante delle Consulenze, fiscali e gestionali. Un servizio inteso come tutela e assistenza all’intero corpo associativo, sempre più caricato di adempimenti obbligatori e sempre in continuo mutamento, che vede il suo baricentro nel portale web associazioni.sportive.uisp.it, con informazioni, aggiornamenti ed approfondimenti facilmente fruibili da parte di tutti i soci collettivi e i comitati. Consulenze che non vogliono rappresentare soltanto azioni di informazione e aggiornamento ma anche e soprattutto momenti ed opportunità di formazione.

Tesseramento e assicurazione. Il Tesseramento Uisp racchiude molti significati. Per prima cosa è identità e appartenenza. Associandosi all’Uisp si acquisisce il diritto a partecipare alla vita democratica interna, a partecipare alle attività, iniziative, campagne, promosse ed organizzate dall’Uisp, nei suoi vari livelli, e dai soci collettivi affiliati. Il tesseramento è una parte importante dello scheletro sul quale si regge l’intero sistema Uisp, nel rapporto quotidiano con il corpo associativo e cittadini non ancora soci, cerniera fra attività, politiche e servizi; snodo fondamentale fra i valori di promozione sportiva e sociale.

Anche per questo ruolo cerniera tra le varie articolazioni associative, si punterá sempre di piú ad utilizzare anche strumenti di videoconferenza e di supporti informatici remoti multipiattaforma di assistenza, che verranno impiegati anche nell’operatività quotidiana dei servizi nazionali di Tesseramento.

Snodi organici tra tesseramento Uisp e politiche/attivitá/settori nazionali, tra organizzazione e formazione, vanno considerati gli impegni per il Registro 2.0, per i percorsi della formazione, per la gestione informatica; per le coperture assicurative (fare sport e fare sport in sicurezza). Questo è possibile grazie ad un rapporto sempre più consolidato e proficuo con il broker assicurativo di riferimento, che ha portato, fra l’altro, alla creazione della piattaforma internet marshaffinity.it/uisp interamente dedicata i servizi assicurativi per gli associati Uisp, sia automatici che extra, e che dovrà diventare, sempre più, baricentro del sistema assicurativo.

Informatizzazione. L’impegno sul terreno dell’implementazione informatica ha sempre rappresentato una variabile strategica per l’Uisp. Il sistema del tesseramento e della contabilità, insieme a nuovi strumenti di gestione delle attività, saranno al centro di una attenzione e di un’innovazione particolari, per diventare strumenti disponibili per i comitati, le strutture di attività, le società sportive.

L’Uisp, nel corso del quadriennio, è quindi chiamata in primo luogo a ripensare ed espandere alcuni degli strumenti di lavoro fondamentali quali insistemi di tesseramento, di contabilità, di posta elettronica. Centrale per l’associazione è poi il tema delle attività, per il quale si prevede la realizzazione di nuovi strumenti di gestione e organizzazione.

Altro tema fondamentale sarà l’adeguamento della piattaforma web Uisp-Coni ai nuovi adempimenti previsti dal Registro 2.0. 

Crowdfunding. E’ necessario intercettare nuove tipologie di risorse. Il crowdfunding (dall’inglese crowd, folla e funding, finanziamento) o finanziamento collettivo è uno di queste ed utilizzando anche i giusti canali informatici potrebbe diventare importante fonte di sostegno. Una pratica di microfinanziamento dal basso, che può mobilitare persone e risorse. Questa tipologia di percorso potrà essere affiancata da una sperimentazione che prenda idea da buone pratiche, basate su imprenditoria sociale e strumenti finanziari innovativi.

Marketing e convenzioni – S.E. Sport Europa. Lo sport sociale ha potenzialità “economiche” che il marketing sportivo deve saper valorizzare per ridisegnare un progetto di sport come bene comune, creando reti e partnership solidali con il mercato esterno per acquisire le risorse necessarie a contribuire alla propria sostenibilità. 

L’Uisp, partendo da questa consapevolezza, si è dotata da tempo di S.E. Sport Europa srl, società strumentale le cui figure apicali coincidono con quelle della governance nazionale Uisp (e per cui la Direzione nazionale ha deciso di avviare il percorso di acquisizione totale delle quote), per elaborare ed applicare strategie efficaci ed efficienti nel rapporto con il mercato esterno, per promuovere le attività sul territorio, e soprattutto la propria specificità sociale nel complesso mondo dello sport italiano. 

L’Uisp, tra sostenibilità e risorse. Per far sì che programmi ed obiettivi si trasformino in "sostanza" è necessario un “lavoro in squadra e di squadra”, all’interno di una associazione, unica e nazionale, attenta alle esigenze ed aperta ad "intercettare nuovi saperi e disponibilità e consapevole che ognuno di noi debba studiare ed imparare, tutti nessuno escluso".

 

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