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Radici e futuro Uisp: cosa ci ha insegnato la festa di Bologna

Tante iniziative in tutta Italia. La festa di Bologna del 22 settembre ha avuto un significato particolare: luoghi e personaggi del '48 Uisp

Si sono moltiplicate iniziative di ogni tipo, di sport praticato e discusso, in ogni angolo d’Italia. E altre ce ne saranno sino alla fine dell’anno a Bari, Firenze, Roma, Perugia e tante altre.

Ci sono però luoghi e tempi che vanno presi al volo, per il loro valore evocativo, per l’atmofera che creano e i segnali che lanciano. Per questo la giornata del 22 settembre a Bologna va considerata importante all’interno di un calendario che continua a seminare emozioni e riservare sorprese.

E già, perché fu proprio in quei giorni di settembre 1948 che l’Uisp alzò il sipario. E’ vero che esisteva già da molto tempo, che le prove generali di una scintilla che si chiamava “sport popolare” erano in atto da un bel po’. Come per ogni soggetto collettivo così complesso e ramificato, l’atto di nascita è un lievito lento e le date sono quasi sempre imprecise o contestabili.

Fatto sta che quando nel pomeriggio di questa festa bolognese dedicata all’Uisp “popolare” e per tutti, che è durata l’intera giornata di sabato 22 settembre 2018, è salito sul palco il signor Renato De Paolis, 88 anni, e ha raccontato la sua storia ai Campionati nazionali dello sport popolare che si svolsero dal 15 al 18 settembre, una contagiosa commozione ha legato tutti insieme i circa duecento partecipanti, tra dirigenti, volontari e operatori che sedevano in platea, molti dei quali provenienti dal resto d'Italia (GUARDA IL VIDEO). Perché quel racconto erano loro. E le attività sportive che, grazie all'Uisp Bologna, nel frattempo si alternavano nell’arena del parco agroalimentare di Fico Eataly World, erano lì a ricordare che l’Uisp è un unicum sociale, sport praticato e riflessione, fisico e mente, ricordo e futuro.

Così come, sfido chiunque, a non essersi sentito i brividi addosso nell’entrare nel Foyer Rossini, dopo aver salito lo scalone del Teatro Comunale di Bologna, in piazza Verdi: proprio qui si svolse il primo Congresso nazionale Uisp dal 20 al 23 settembre 1948.

GUARDA IL VIDEO DELL’INIZIATIVA UISP AL TEATRO COMUNALE DI BOLOGNA (realizzato dalla redazione Uisp Emilia Romagna)

Proprio questa è stata la magia di un giorno: presa di coscienza laica e omaggio alla storia di un’organizzazione sociale che ha attraversato la vita del nostro Paese dal dopoguerra ad oggi. E non è un’Unione di reduci che rievocano i bei tempi, ma un’associazione viva, che affronta i problemi, guarda al futuro con consapevolezza e responsabilità. Caratteristiche che i vari relatori che si sono alternati al convegno del pomeriggio hanno tutti riconosciuto all’Uisp. E che Vincenzo Manco ha sintetizzato così: “L’Uisp delle origini, quella di oggi e quella del futuro è sintetizzata negli articoli 3 e 18 della Costituzione italiana, che ha i nostri stessi anni: uguaglianza e partecipazione. L’Uisp è da sempre un’occasione per uscire fuori dalle disuguaglianze e dalle solitudini. Attraverso uno sport che attraverso la nostra associazione reinventa se stesso ed assume innumervoli forme e significati: siamo e saremo la biodiversità dello sport”.

GUARDA IL VIDEO DEL CONVEGNO “70 ANNI UISP GUARDANDO AL FUTURO”

ASCOLTA L’AUDIO INTEGRALE DEL CONVEGNO, con gli interventi di Elisabetta Soglio, responsabile Buone Notizie-Corriere della Sera (coordinatrice), Stefano Bonaccini, presidente Conferenza delle Regioni; Gianni Gallo, rappresentante Enti di promozione sportiva nella Giunta Coni; Matteo Lepore, assessore sport e cultura Comune di Bologna; Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp; Alessandra Sensini, vicepresidente Coni; Stefano Tassinari, Forum nazionale del terzo settore. Inoltre potrete ascoltare gli interventi del reading teatrale di Filippo Tognazzo e Pellizza, dedicati allo sport, alla partecipazione, ai valori sociali di sempre. (di Ivano Maiorella)

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