Diamo notizia delle ultime norme integrative e correttive per la Riforma del Terzo Settore. Il 21 marzo 2018, il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato, recependo le istanze presentate dai soggetti interessati dalla Riforma, una serie di integrazioni e correzioni.
Da quello che si apprende nel comunicato stampa veicolato negli scorsi giorni, il decreto è stato modificato “al fine di un migliore coordinamento con la normativa nazionale e regionale e tenendo conto, inoltre, delle osservazioni formulate dagli stakeholder di riferimento”.
Queste le novità da segnalare:
Ma anche il decreto sull’Impresa Sociale ha subito correzioni e integrazioni. Nello specifico sono stati introdotti limiti più stringenti riguardo ai volontari che operano all’interno di questi enti: il loro impiego dovrà infatti essere “aggiuntivo” e non “sostitutivo” a quello dei lavoratori.
Inoltre, dal punto di vista fiscale viene confermata la “non imponibilità delle somme destinate a riserva o al versamento del contributo per l’attività ispettiva, mentre sarà imponibile qualsiasi distribuzione di utili ai soci, anche sotto forma di aumento gratuito del capitale nei limiti delle variazioni Istat”.
Vi ricordiamo che i testi dei provvedimenti sono stati approvati “salvo intese”: dovranno, quindi, essere esaminati dalle commissioni parlamentari competenti, formate dopo l’insediamento delle nuove Camere, per la pubblicazione dei testi in Gazzetta ufficiale entro agosto.