Comitato Territoriale

Milano

Sport e terzo settore: all'Assemblea Uisp le voci del territorio e degli ospiti

Dagli interventi emerge che il valore sociale dello sport è una realtà della quale le politiche pubbliche di questo nostro Paese si nutrono ogni giorno

Come e perché lo sport può dirsi terzo settore? Su questo leit motiv si è sviluppato il dibattito dell’Assemblea nazionale Uisp di Chianciano Terme. Molti interventi dei delegati Uisp (circa duecento in rappresentanza di un milione e trecentomila soci) hanno affrontato il tema dell’adeguamento organizzativo dell’associazione e del suo statuto in considerazione della riforma del terzo settore e di quanto richiesto dall’ordinamento sportivo. 

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Un dibattito che ha incrociato un primo bilancio della strada fatta, in coerenza con gli obiettivi di autoriforma che l’associazione si è data a partire dal 2013. Ma anche con la missione sociale che da sempre contraddistingue la storia dell’Uisp: diritti, salute, ambiente, educazione, solidarietà. E coesione sociale fatta di dialogo, relazioni, inclusione e non di muri e chiusure. L’Assemblea ha visto alternarsi al microfono tante e tanti dirigenti Uisp che hanno presentato il ventaglio di buone pratiche che l’Uisp propone sul territorio.

Non teorie o buoni propositi ma esperienze quotidiane che dimostrano tesi precise: il valore sociale dello sport è una realtà della quale le politiche pubbliche di questo nostro Paese si nutrono ogni giorno. Della quale non possono fare a meno. Si chiama sussidierietà, è un principio costituzionale al quale l’Uisp crede, è una visione che al centro mette la persona, in tutte le età della vita. 

E in ogni condizione economica: si chiama uguaglianza e anche in questo caso si tratta di dare costruzione concreta e quotidiana ad un principio costituzionale fondamentale, quello dell’articolo 3. Ad ascoltare gli interventi capisci che lo sport Uisp del territorio è davvero un grande maestro di civiltà e di dignità, di rispetto e di accoglienza: non sono forse questi i valori dei quali abbiamo bisogno? Dei quali avvertiamo la pericolosa deriva? Ai quali si ispirano gli accorati appelli del presidente Mattarella e di papa Francesco? Appelli e valori ai quali l’Uisp dá testa e gambe, come ha ripetuto Vincenzo Manco nella sua relazione. Alla quale hanno fatto eco i tanti interventi, ognuno aggiungendo un tassello, un’idea, una storia.

Una definizione, tra le tante lanciate dal microfono? L’Uisp è l’associazione dove non esiste il salto nullo, conta il salto e la persona che ne è protagonista. La citazione riporta ad una efficace immagine inventata da Gianmario Missaglia alla fine degli anni ‘90, nella quale passione e razionalità si danno la mano e indicano una strada ancor oggi attuale: un altro sport, e un’altra società, sono possibili.

Gli interventi dei dirigenti Uisp dai Comitati territoriali, regionali e delle strutture di attività raccontano di sport sociale nelle carceri, nelle periferie e nelle fasce svantaggiate. Storie di innovazione delle attività sportive e di presenza territoriale ramificata, attraverso società sportive e asd. Attività consolidate che fanno da levatrici a nuove pratiche, nuove competenze, alla qualità  e alla formazione degli operatori e dei dirigenti Uisp. Fare una sintesi di tutti gli interventi è difficile, tale è la ricchezza di spunti. Una caratteristica comune è quella di ancorare ogni affermazione ad esperienze precise, ricche di vissuto individuale e collettivo: polvere e cuore, strada e idealità che contribuiscono a definire l’identità Uisp, storia e futuro.

Gli interventi dei molti prestigiosi ospiti che si sono alternati al microfono, in rappresentanza di istituzioni, terzo settore e sistema sportivo, hanno costituito serbatoi di idee e proposte coerenti con la direzione del dibattito “interno” all’Uisp.

Claudia Fiaschi, portavoce del Forum del terzo settore, parla di terzo settore in Italia che si basa su relazionalità e non soltanto sulla filantropia: “Per questo - aggiunge - la riforma del terzo settore è una nuova sfida, non solo un riordino normativo”. Liliana Grasso, direttrice Acume associazione, presenta i risultati della ricerca condotta su alcuni regionali Uisp: “Sul territorio - dice - siete soggetti di innovazione, di redistribuzione e di uguaglianza sul terreno dell’educazione e del benessere” (per scaricare le slide di Grasso clicca quiVittorio Bosio, presidente del Csi, cita una frase di Enrico Berlinguer e parla dell’importanza di “provare ad operare insieme con enti di promozione con i quali troviamo sintonia, perché eticamente corretti. Si va avanti e si agisce insieme, pur nella diversità. Questo spirito ha animato Csi, Uisp, Pgs e Uisp in un recente documento”.

Fabrizio Barca, portavoce del Forum Disuguaglianze Diversità: “Lo sport, ci ricorda Vincenzo Manco è ‘frattura con la sedentarietà’ e dunque occasione di pieno sviluppo della persona. Anche in questa dimensione umana le disuguaglianze esistenti sono gravi, come ci ha detto Liliana Grasso, e sta a noi il compito di invertire la rotta, ognuno per quello che può e tutti insieme. L'esperienza del Forum Disuguaglianze Diversità suggerisce cinque parole chiave, che corrispondono all’analisi dell’attuale crisi e alle proposte per provare a cambiare la situazione: 1. dietro la dinamica autoritaria c'è una grave ingiustizia sociale e di disuguaglianza economica, sociale e di riconoscimento. 2. Sta in noi invertire la rotta. 3. L'intervento redistributivo è fondamentale ma non basta, serve anche la predistributizione. 4. Intervenire sui meccanismi di formazione della ricchezza: il cambiamento tenoclogico, il potere negoziale del lavoro, il passaggio generazionale. 5. Dobbiamo dire quali sono gli obiettivi e i risultati misurabili.

GUARDA IL VIDEO con le dirette Facebook degli interventi di Fiaschi, Grasso, Bosio, Barca

Daniela Galeone, Direzione prevenzione del Ministero della Salute: “La salute è un concetto ampio e significa investire in attività fisica, ambiente, educazione, rigenerazione urbana. Sono strategiche le politiche intersettoriali e il rapporto con il territorio, per questo il ruolo dell'Uisp è determinante”. GUARDA IL VIDEO con l'intervento di Galeone

Gabriele Sepio, del Consiglio nazionale del terzo settore: "All'Assemblea nazionale Uisp abbiamo discusso di sport e terzo settore. Lo sport è parte del terzo settore e andrà a confluire nel nuovo Registro Unico Nazionale che potrà diventare punto di riferimento importante per gli enti di promozione sportiva. Occorre ora lavorare per costruire regole di trasparenza per il mondo sportivo che accede al Registro del terzo settore creando un ponte con il registro CONI e chiarendo alcuni aspetti decisivi per gli operatori, a partire dalla applicabilità dei benefici collegati ai compensi agli sportivi. In particolare su quest'ultimo aspetto ritengo che sia importante permettere alle asd di mantenere il regime di favore concesso per i compensi fino a 10 mila euro anche a seguito dell'iscrizione nel nuovo registro". (Fonte: profilo Facebook di Gabriele Sepio) Andrea Mancino, presidente della Commissione fiscale Coni, è intervenuto sulle caratteristiche del Regolamento Coni. GUARDA IL VIDEOdella diretta degli interventi di Sepio e Mancino

Damiano Lembo, presidente UsAcli e Gianni Gallo dirigente Pgs e membro della Giunta Coni sottolineano la necessità di operare correttamente nello sport e nel sociale come condizione per affrontare sfide future. Stefano Bonaccini, presidente Conferenza delle Regioni, nel suo videointervento sottolinea che “l’enorme diffusione territoriale delle società sportive Uisp è un patrimonio per tutto il Paese del quale l’associazione deve essere fiera. La coprogettazione delle politiche pubbliche avverrà sempre di più con il terzo settore”. GUARDA IL VIDEO con gli interventi di Lembo e Gallo e il video messaggio di Stefano Bonaccini. (di Ivano Maiorella e Elena Fiorani)