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Milano

Uisp e Peace Games: sdegno e incredulità per l'azione militare della marina israeliana contro "Freedom Flotilla"

La Uisp-Unione Italiana Sportpertutti e la sua ONG Peace Games esprimono  sdegno e incredulità di fronte all'azione militare che la marina  israeliana ha condotto la notte scorsa in acque internazionali contro il  convoglio "Freedom Flotilla", causando vittime tra i pacifisti in numero ancora non precisato.

Di fronte ad un vero e proprio atto di pirateria, ingiustificabile anche  nelle dichiarate ragioni di sicurezza di Israele, auspichiamo che la  Comunità internazionale, il Governo italiano in primis, assumano  posizioni ferme di condanna, richiamando il Governo israeliano alle sue responsabilità.

Uisp e Peace Games, impegnate da molti anni in Palestina con progetti di cooperazione ed educazione attraverso lo sport, manifestano vicinanza e solidarietà alle famiglie delle vittime, agli oltre 600 pacifisti che partecipano alla missione "Feedom Flotilla", alla società civile e alla popolazione di Gaza destinataria della missione umanitaria. Solidarietà che Uisp e Peace Games esprimeranno nelle numerose manfestazioni che stanno nascendo su tutto il territorio nazionale.


Anche la Tavola per la pace, di cui l'Uisp è parte, ha espresso immediata condanna per quanto avvenuto: Chiediamo verità e non menzogna. L'Italia condanni questo atto criminale!
"L'Italia condanni a chiare lettere questo atto criminale. Convochi l'ambasciatore d'Israele. E poi s'impegni davvero per chiudere definitivamente il conflitto israelo-palestinese - ha dichiarato Flavio Lotti, portavoce della Tavola per la pace - ...Come deve reagire un paese democratico di fronte ad un simile massacro? Quello che non può e non deve assolutamente accadere è che le menzogne, la propaganda e le strumentalizzazioni abbiano il sopravvento sulla verità, sulla legalità e sul bisogno di giustizia...E, ancora, insieme ad Articolo 21, chiediamo al mondo dell'informazione e in particolare alla Rai di fare fino in fondo il suo mestiere di servizio pubblico, organizzando subito un dibattito in prima serata, consentendo agli italiani di sapere cosa è accaduto, perché è accaduto, chi sono i responsabili, cosa bisogna fare per costruire la pace in Medio Oriente e quali sono le nostre responsabilità".

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