Comitato Territoriale

Milano

Uisp Lombardia: fare rete con la formazione “Aree comuni”

Sabato 24 settembre a Milano giornata di formazione con oltre cinquanta dirigenti delle società sportive affiliate Uisp

Sono arrivati da tutta la regione, per fare rete sul territorio e alzare ulteriormente l'asticella della proposta sportiva sul territorio targata Uisp. Oltre cinquanta dirigenti/tecnici appartenenti a numerose società sportive affiliate hanno preso parte,sabato 24 settembre, alla giornata di formazione “Aree comuni”, che si è tenuta presso la Polisportiva Garegnano di Milano. L’appuntamento è stato fortemente voluto dalla direzione regionale Uisp Lombardia, guidata dal presidente regionale Paolo Della Tommasa. L’evento ha sostenuto una raccolta fondi destinata alle popolazioni del centro Italia recentemente colpite dal terremoto. Dopo il saluto del presidente Della Tommasa, ad aprire i lavori della giornata è stato l’intervento di Sabrina Mattarelli, biologa nutrizionista della LILT (Lega italiana per la lotta contro i tumori) che si è concentrata sullo stretto rapporto tra sport, alimentazione e salute: “L'attività sportiva è fondamentale per il benessere psico fisico – ha spiegato la dottoressa - Il corpo umano è una macchina, e in quanto tale ha bisogno di energia, fornita dagli elementi”. Un percorso attraverso le varie proprietà nutrizionali del cibo, quello fornito dall'esperta, che consiglia almeno 60 minuti di attività fisica al giorno, oltre ad almeno tre volte la settimana di attività intensa e vigorosa, per i bambini e i ragazzi tra i 5 e 17 anni: almeno 150 minuti alla settimana di attività aerobica di moderata intensità o almeno 75 minuti ogni sette giorni di attività fisica aerobica vigorosa è invece la “quota” ideale per gli adulti.

A seguire, il microfono è passato al presidente del comitato territoriale Uisp di Varese, e responsabile nazionale per la formazione del settore Tennis Uisp, Giacomo Paleni, che si è concentrato sulle metodologie di insegnamento sportivo. Paleni ha distinto il ruolo dell'istruttore da quello, ben più importante, dell'insegnante: “Il primo spiega come si fa una cosa, si limita a riempire sacchi vuoti; il secondo – come dice la parola stessa – deve lasciare il segno, e per questo è diverso. Sui campi, nelle palestre dove c'è un insegnante Uisp, la differenza dev'essere ben visibile”. Autonomia, autostima, sono solo alcune delle parole chiave: “Per noi lo sport per tutti è più a misura di ciascuno che a misura di record, un bene primario e non accessorio – ha proseguito Paleni - Un insegnante Uisp deve saper “tirare fuori” attitudini, potenzialità, emozioni nel bambino, anche se lo vede un'ora o due alla settimana: tramite questo tipo di educazione si struttura la personalità del bambino. L'insegnante dev'essere diverso con tutti, perchè tutti sono diversi tra loro”.

E' stata poi la volta del presidente Della Tommasa, che si è soffermato sull'identità associativa e sulla funzione odierna del dirigente Uisp: “Qual è oggi la formazione adeguata? Serve acquisire sapere e competenze, aggiornandosi in continuazione senza pensare di sapere tutto, ma è altrettanto importante saper portare all'esterno un proprio contributo”. Il senso di appartenenza è fondamentalein un ente come la Uisp, che non fa solo promozione sportiva ma anche e soprattutto promozione sociale: “In questo senso momenti formativi non sono solo quelli strutturati. Dobbiamo procedere a un cambiamento del nostro agire come soggetto collettivo. Anche e soprattutto a livello di comunicazione: se efficace, questa favorisce le relazioni interpersonali”. Per l’articolo integrale clicca qui(di Fabio Spaterna, redazione Uisp Lombardia)