Comitato Territoriale

Modena

E' nato presso la San Paolo un nuovo progetto di calcio per ragazzi e ragazze disabili. Andate a scoprirlo!

PROGETTO PILOTA E SPERIMENTALE DI ATTIVITA‘ DI CALCIO PER RAGAZZI CON DISABILITA‘ INTELLETTIVO-RELAZIONALE

INTRODUZIONE: Le disabilità di tipo intellettivo-relazionali includono tutte quelle patologie in cui si presenta un ritardo mentale, individuato come ritardo cognitivo da scale valutative cliniche standardizzate.

I soggetti con disabilità intellettivo-relazionale presentano difficoltà maggiori nella comprensione, nell'espressione, nella capacità di azione e reazione rispetto a ciò che accade nel mondo esterno (ed interno) e nelle capacità di organizzazione dei pensieri e delle azioni.

A causa delle loro difficoltà a comprendere le regole sociali e, di conseguenza, ad agire correttamente e rapidamente rispetto a quanto richiesto dal mondo esterno, queste persone si trovano quasi sempre in condizioni di svantaggio rispetto alle persone "normali"; lo svantaggio molto spesso è seguito dall'esclusione di queste persone dalle attività, in particolare da quelle socializzanti. Nella vita "normale", infatti, si trovano esclusi dalla possibilità di fruire di tante opportunità a loro non accessibili. Spesso l'esclusione da tante opportunità (che a tutti noi rendono la vita più piacevole e ricca) deriva dalla mancanza di percorsi adatti anche a loro. Altre volte è per la mancanza di capacità di accogliere ed integrare in una situazione regolare anche l'elemento "irregolare" o in un gruppo omogeneo, l'elemento "disomogeneo".

Il calcio è lo sport più praticato e seguito in Italia; è lo sport più mostrato in televisione, più tifato negli stadi e da casa, sia da chi è giocatore sia da chi è solamente amatore di questo sport. E‘ lo sport di cui di più si parla e che più identifica le persone italiane. E‘ lo sport che, in forma di semplice gioco senza regole, più si vede praticare in ogni luogo: parco, spiaggia, palestra, corridoi, cortili…

L'attuazione di questo progetto da parte dell'Associazione Sportiva Dilettantistica San Paolo mostra la volontà di accoglienza ed impegno sociale dell'associazione anche verso i ragazzi con disabilità intellettivo-relazionale, che sono comunemente esclusi dalla possibilità di praticare calcio in una squadra parte di una associazione calcistica.

 

Attualmente, infatti, nella provincia di Modena non esistono opportunità di partecipazione ad attività di calcio strutturate (all’interno di squadre e società di calcio) per ragazzi con disabilità intellettivo-relazionale, che vogliano giocare, allenarsi e confrontarsi con i loro coetanei.

 

PROGETTO: L’obiettivo generale del progetto è quello di incrementare le opportunità di sano sviluppo psico-fisico e di partecipazione ad attività di calcio per  ragazzi tra i 14 e i 25 anni con disabilità intellettivo-relazionali, attraverso la creazione di una squadra da inserire nell‘ associazione calcistica già esistente Associazione Sportiva Dilettantistica San Paolo.

Gli obiettivi specifici del progetto, ed i relativi strumenti per il loro raggiungimento, sono quelli di:

-         sviluppare gli schemi motori di base e le capacità coordinative, attraverso esercizi e attività motorie individuali o di gruppo, con o senza palla.

-         apprendere nuove abilità motorie riferite al gioco del calcio, attraverso attività di tecnica del calcio e giochi, a coppie o a squadre.

-         incrementare le capacità di autonomia dei ragazzi, attraverso il momento „spogliatoio“ prima e dopo l’allenamento.

-         favorire il coinvolgimento attivo nella vita societaria ed extra-societaria, attraverso la partecipazione a feste, eventi e tornei della società San Paolo ed esterni ad essa.

-         stimolare le capacità relazionali e di socializzazione, attraverso il semplice essere in gruppo e giocare ad uno sport di squadra.

-         favorire la gestione e l’espressione delle emozioni, attraverso la creazione di un „rito“ iniziale e finale e attraverso l’educazione emozionale nel rispetto degli altri. 

-         allenare le loro capacità condizionali, attrraverso attività di allenamento di resistenza, di forza e rapidità.

-         migliorare la loro autostima, attraverso attività che permettono il raggiungimento di obiettivi adattati alle loro capacità.

-         incrementare lo sviluppo delle capacità cognitive, attraverso la conoscenza, comprensione e rispetto delle regole di squadra e di gioco e attraverso la comprensione degli schemi di gioco del calcio.

Il progetto sarà oggetto di valutazione, in quanto progetto pilota e sperimentale.

La Medicina dello Sport ed un operatore laureato in scienze motorie avranno il compito di definire gli indici valutativi e di raccogliere i dati della sperimentazione, con lo scopo di rilevare il grado di efficacia dell'intervento.

Verrà identificato un indice valutativo per ogni obiettivo specifico prefissato dal progetto (quelli sopra elencati); questi dati verranno raccolti ad inizio attività e confrontati con quelli di termine attività, per ogni ragazzo disabile partecipante al progetto.

La squadra sarà condotta da due figure tecniche: un allenatore tecnico di calcio fornito dalla società calcistica San Paolo e un operatore laureato in scienze motorie e con competenze sulla disabilità intellettivo-relazionale scelto dalla Medicina dello Sport di Modena.

L’allenatore tecnico di calcio avrà il compito dell’insegnamento del calcio e della trasmissione di competenze prevalentemente motorie; sarà inoltre da sostegno alla conduzione del gruppo.

L’operatore laureato in scienze motorie sarà responsabile della programmazione delle attività, dell’andamento generale dell’attività durante l’anno e dei ragazzi disabili durante tutta la durata dell’allenamento (incluso i tempi dello spogliatoi iniziali e finali).

Il gruppo seguito da queste due figure sarà di 8-12 ragazzi; il rapporto operatore-ragazzo sarà infatti di 1:4 o 1:6, a seconda del grado di disabilità riportato dai ragazzi. Il rapporto numerico preciso fra iscritti e operatori verrà definito man mano che verranno valutati i livelli di disabilità dei ragazzi.

A queste due figure tecniche si potranno affiancare per brevi periodi di esperienza volontaria anche altri allenatoriella stessa Associazione Sportiva Dilettantistica San Paolo; in questo modo si potranno allargare le competenze di altri allenatori non direttamente coinvolti e si potranno eventualmente avviare collaborazioni e/o integrazioni fra la squadra di disabili e altre squadre di non disabili della stessa associazione.

Le iscrizioni alla società saranno libere e rivolte a ragazzi tra i 14 e i 25 anni, con disabilità lieve e media; i casi con disabilità grave verranno valutati caso per caso per poter affrontare al meglio le modalità del loro inserimento nell’attività. Nessun tipo di disabilità intellettivo relazionale verrà esclusa dalla partecipazione al progetto, previa capacità organizzativa e di gestione del tipo di disabilità da parte dei due operatori responsabili (allenatore e laureato in scienze motorie) e di eventuali educatori in affiancamento. Infatti, se il numero di richieste di iscrizione supereranno la dozzina, sarà in ogni caso da valutare la disponibilità di ulteriore assistenza all’attività da parte di educatori professionali o volontari.

Prerequisito per ogni ragazzo iscritto per lo svolgimento dell'attività in maniera continuativa sarà la visita medico-sportiva (per attività non agonistica) presso l'ambulatorio riservato a persone disabili della Medicina dello Sport. Durante la visita verranno integrati i due quadri clinici: quello medico sportivo e quello relativo alla disabilità certificata. 

Ogni iscritto dovrà pagare una quota associativa comprensiva di una quota per la copertura assicurativa.

Le spese e le retribuzioni dell'operatore laureato in scienze motorie verranno coperte da fondi privati derivanti o dalle iscrizioni dei ragazzi o da finanziamenti di associazioni o da finanziamenti pubbliciu derivanti da bandi pubblici.

L’attività si svolgerà una o due volte la settimana da settembre/ottobre 2013 a maggio/giugno 2014. Gli allenamenti si terrannò nel primo pomeriggio, in un campo da calcetto all’aperto e avranno durata di un‘ora. Nella stagione invernale si auspica la possibilità di utilizzare uno spazio palestra al chiuso.

L'attività non sarà specificatamente volta allo svolgimento di campionati o tornei, ma la partecipazione ad almeno uno di questi è da considerarsi un mezzo per il raggiungimento degli obiettivi specifici sopra elencati e per la valutazione dei risultati ottenuti dall'intervento di attività programmato.

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