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Intervista di fine anno al Presidente Andrea Covi (Comitato Territoriale Uisp Modena)

Andrea Covi (Presidente Uisp Comitato Territoriale Modena)

Intervista di fine anno al Presidente Andrea Covi  (Comitato Territoriale Uisp Modena) 

Termina un anno solare difficile ma ricco di sfide e novità per il comitato UispModena, impegnato sui fronti dello sport per tutti, dell’offerta ludica, sociale e formativa, e concentrato sulla ripartenza delle attività nella bassa modenese dopo il sisma del 2012. A fare il bilancio delle attività e a tracciare le linee guida per il futuro è Andrea Covi, presidente UispModena.

Presidente, qual è il suo personale bilancio di questo 2013?

«È  stato un anno difficile ma al tempo stesso straordinario: il nostro comitato è cresciuto ulteriormente raggiungendo la cifra record di 62.000 tesserati, a testimoniare la voglia di sport per tutti da parte dei cittadini. Uno sport sociale che coinvolge le persone e che vede protagonista un'intera comunità e non il campione del momento. Insomma, finalmente uno sport utilizzato come strumento per le buone politiche sul territorio: salute, integrazione, benessere».

Un anno difficile però, diceva. A partire dalle polemiche sull’assegnazione delle piscine Dogali?  

«Ci sono state tante, troppe strumentalizzazioni sia giornalistiche che politiche sul "caso" Dogali. Noi speriamo, per il bene dello sport e dei tanti sportivi che frequentano quell'impianto, che si vada in una direzione di chiarezza e che la piscina possa continuare con coerenza a essere la casa delle società di nuoto che hanno fatto tanto nella storia di questo sport a Modena».

Un altro tema caldo è quello dell’ampliamento della Corassori. A tal proposito come si pone l’Uisp?

«La Corassori è una polisportiva straordinaria: per numeri, per tipologia di corsi e per il know-how tecnico che si è creato su sport difficili da interpretare come la ginnastica artistica, il judo e il karate. Quella polisportiva deve avere la possibilità di allargarsi e di avere nuovi spazi per accogliere le centinaia di bambini e bambine che a oggi non trovano spazio. Per un’associazione come la nostra trovare spazi per soddisfare richieste e desideri di tutti sarà sempre una priorità. Ma questo vale alla Corassori come per tutte le altre polisportive, che per andare incontro ad una richiesta di sport sociale che negli anni è mutata devono avere il coraggio di cambiare. Bisogna accettare la sfida di intraprendere nuove riconversioni, anche se a livello "sentimentale" sono dolorose e comportano l’eliminanzione di spazi oramai datati come i bocciodromi».

Quindi le Polisportive vanno rafforzate attraverso il cambiamento?

«Andare verso il cambiamento vuol dire assicurare il futuro alle Polisportive e un modello di governance del territorio non solo dal punto di vista sportivo. L’insieme delle Polisportive, la loro capillarità e funzione aggregativa ancora oggi rimangono un tassello insostituibile all'interno della tenuta della società modenese».

E il rapporto tra sport e politica, come dovrà strutturarsi?

«Anche la politica dovrà cominciare ad approcciarsi a un modello diverso di sport. Chiediamo alle forze politiche che si preparano al confronto elettorale di valutare una governance innovativa del nostro mondo. In una società bisognosa di sport di base, di impianti fruibili da tutti, di diritto allo sport, dobbiamo pensare a una gestione delle politiche sportive che abbia una logica fortemente sociale».

E quindi cosa chiede l’Uisp all’Assessorato allo Sport?

«In modo provocatorio ma non troppo noi diciamo addirittura che si possono abolire gli assessorati allo sport! Il coraggio di affrontare il nostro mondo smettendo di parlare di show sportivi, di eventi mediatici e di business legati alle politiche sullo sport ci impone questa forzatura. Facciamo entrare lo sport negli assessorati delle politiche sociali, della salute, dell'istruzione. Preserviamolo dalla logica del profitto e usiamolo finalmente come strumento di coesione sociale e di salute».

Insomma, un 2014 ricco di sfide...

«Certamente, i cambiamenti sociali e l’aumentata richiesta di sport di base ci impongono queste sfide. Intanto auguriamo ai nostri soci e a tutti gli sportivi di passare serenamente queste feste e di iniziare il 2014 con una marcia in più. E con l’Uisp sempre al fianco».

 

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