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Mondiali Antirazzisti: il via per un festival di aggregazione e integrazione

"Se per il diritto internazionale esiste una distinzione tra rifugiati e migranti economici, i Mondiali Antirazzisti vogliono garantire i diritti di tutti". Così il presidente dell'Unione Italiana Sport Per tutti, Vincenzo Manco, ha sintetizzato lo spirito della XXI edizione della manifestazione presentata questa mattina nella sede della Uisp Emilia-Romagna, a Bologna. "I Mondiali - ha aggiunto - mettendo al centro il gioco e l'aggregazione, lo scambio culturale e l'accoglienza, lanciano al Paese un'immagine alternativa di società e di sistema sportivo".

Più di 170 le squadre di calcio a 7 che dal 5 al 9 luglio si ritroveranno nel parco di Bosco Albergati, a Castelfranco Emilia, in provincia di Modena, per quello che viene definito "il torneo meno competitivo del mondo". "Quest'anno - ha sottolineato Carlo Balestri, ideatore della manifestazione - i Mondiali si concentreranno inevitabilmente su quello che avviene ogni giorno nel Mar Mediterraneo. Ma lo sguardo si allargherà anche alla lotta alla discriminazione di genere, con oltre la metà delle squadre iscritte composte sia da uomini che da donne".

L'antisessismo, inteso non solo come contrasto alla discriminazione nei confronti del genere femminile ma anche verso tutti coloro che non si riconoscono nella netta separazione tra maschi e femmine, verrà portato avanti dal progetto GoAll. "I Mondiali Antirazzisti - ha spiegato Tullia Russo delle Brigate della Pace e responsabile dell'iniziativa - sono il luogo ideale per provare a sviluppare un'iniziativa del genere portando a giocare dieci squadre Lgbtiq".

All'integrazione dei richiedenti asilo guarda invece il progetto sviluppato dal media partner Radio Città Fujiko "R.R.R. - Refugee Radio Reporters". "Oltre a seguire con dirette radiofoniche le partite, i dibattiti e i concerti - ha anticipato Alessandro Canella, direttore della radio - abbiamo già iniziato un percorso di formazione professionale con tre richiedenti asilo di origine africana che, avendo imparato le principali tecniche radiofoniche, saranno dei veri reporter pronti a raccogliere e a mandare in onda le storie dei protagonisti dei Mondiali".

Oltre al torneo di calcio a 7, pallavolo, basket, rugby e all'esibizione di tchouckball, spazio anche ai dibattiti su i temi della lotta alle discriminazioni, del lavoro delle Ong, della situazione del popolo saharawi, del diritto al gioco e allo sport. Infine la musica con i concerti di SkassaPunka e Los Fasidios, Nuju e Folkabbestia, Gli Avvoltoi e Shandon rispettivamente il 6, 7 e 8 luglio.

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