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Partono i lavori della nuova commissione "Ambiente e sostenibilità" Uisp regionale

BOLOGNA - Il 3 marzo si è riunita a Bologna la commissione "Ambiente e sostenibilità" della Uisp Emilia-Romagna: una riunione programmatica per definire il piano dei lavori per il 2011 che è stato successivamente presentato al Consiglio regionale della Uisp tenutosi a Bologna nel pomeriggio di venerdì 11 marzo. Abbiamo chiesto a Luciano Vincenzi, responsabile di questo settore nodale del Comitato regionale, di riassumerci quali sono le strategie Uisp per lo sviluppo del connubio tra tutela dell'ambiente e attività motoria sul territorio emiliano-romagnolo.

"Siamo partiti dall'analisi dell'esistente, cercando di non disperdere il lavoro precedentemente svolto da Giorgio Campioli che mi ha preceduto e ha dovuto lasciare l'incarico per motivi personali. Poi abbiamo cominciato con l'elaborazione di una nuova proposta per questo anno, partendo dalla consapevolezza che l'Emilia-Romagna, con il suo vasto territorio, ha delle opportunità importanti. Penso ad esempio ai parchi naturali e alle aree protette presenti sull'Appennino, in pianura e al mare. Noi intendiamo avviare una politica di concertazione ad ampio raggio che coinvolga la Uisp e questi soggetti, per fare in modo che chi 'ha' la natura possa metterla a disposizione di chi vuol fare sport e che, viceversa, chi 'ha' lo sport lo metta a disposizione della natura. Questo con il fine di creare vere e proprie palestre a cielo aperto nelle nostre aree protette facendo diffondere una diversa concezione del fare sport".

Chi pensate di poter coinvolgere in questo progetto?
"Sicuramente tutte le Leghe Uisp: dai podisti agli sciatori, dai ciclisti agli appassionati di sport equestri. È poi fondamentale lavorare in sinergia con i Comitati territoriali, per socializzare sempre di più le esperienze positive che vengono fatte e farle diventare patrimonio comune dell'associazione, sviluppando al contempo anche i nostri settori legati a informazione e comunicazione. Vogliamo poi incontrare il nostro assessore regionale all'ambiente per mettere insieme le forze della nostra associazione e quelle delle istituzioni. Infine, crediamo fondamentale, viste le tante aree naturali che condividiamo con le regioni circostanti, che si arrivi ad incentivare le relazioni interterritoriali anche al di fuori dell'Emilia-Romagna".

Non posso esimermi dal chiederti un parere sulla catastrofe giapponese e sui rischi nucleari che ne conseguono. Secondo te, quali riflessioni dovremmo avviare oggi che l'ipotesi nucleare è tornata al centro dei programmi del nostro governo?
"Nell'affrontare l'argomento vorrei evitare di lasciarmi prendere dall'emotività e cercare di rimanere concentrato sui dato oggettivi. Dai tempi di Chernobyl e del referendum sono passati anni e le nuove tecnologie hanno garantito maggiore sicurezza. Il progressivo esaurimento del petrolio ci obbliga a rivedere i nostri consumi e a riflettere su nuove forme di produzione d'energia. Personalmente però credo che la priorità oggi debba essere data alle fonti alternative e rinnovabili, sicuramente più pulite e più sicure". 

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