Settore di Attività Nazionale

Montagna

PASSI: montagne da attraversare - Appuntamento al Trento Film Festival 2016

In cammino per riflettere assieme sul rapporto tra migrazioni e montagna, per costruire spazi di opportunità nei quali far emergere alterità e differenze, ma anche punti di incrocio e elementi condivisi, per immaginare le montagne come luoghi di condivisione sottratti alle logiche di esclusione e sopraffazione sociale, economica e culturale.

La montagna non è solo un territorio fisico, definito da altitudine e morfologia, ma un complesso sistema culturale fatto di segni, tradizioni, esperienze, pratiche che si sono sedimentate nei secoli: un sistema culturale in continua trasformazione, impossibile da immobilizzare nel tempo.

Ancora oggi, pur condizionato dai continui mutamenti culturali e sociali, la montagna rimane dunque un fattore di grande importanza nella “pratica dell’identità”. Identità qui intesa come prodotto culturale, non come elemento primigenio, assoluto, cristallizzato fuori dalla storia.

Ma che rapporto ha con la montagna quella fascia di popolazione, sempre più ampia, composta da nuovi cittadini nati in paesi stranieri, dalle “seconde e terze generazioni”, da profughi e richiedenti asilo, da chi vive temporaneamente le “terre alte” per ragioni di lavoro o di studio?

La presenza migrante nel multiforme universo delle attività ricreative in ambiente montano non pare essere molto riconoscibile. C’è una forma di esclusione nell’accesso? Se così fosse, quali sono le ragioni che la determinano? Un modello culturale rigido e iper-identitario, poco adatto alla contaminazione? Condizionamenti di natura sociale ed economica? Il disinteresse di singoli e comunità migranti nei confronti di queste opportunità, in ragione di culture e pratiche di montagna estremamente diverse rispetto a quelle che hanno prevalso in Europa nel corso del Novecento?

È al contrario sempre più evidente la presenza migrante nelle attività economiche in ambiente montano: la pastorizia, la zootecnia, il lavoro agricolo sono solo alcuni dei settori nei quali il lavoro migrante ha assunto assoluta centralità. Una presenza che va spesso a tamponare un flusso opposto, quello dello “spopolamento montano”, fenomeno sociale, economico e demografico che ha condizionato buona parte del Novecento e che ancora oggi caratterizza molte aree montane, sia alpine che appenniniche.

Il progetto “PASSI. Montagne da attraversare”, in programma a Trento sabato 30 aprile, si pone dunque l’obiettivo di riflettere intorno al rapporto tra migrazioni e montagna, cercando di connettere le specificità del contesto trentino col più ampio quadro non solo delle regioni europee dell’arco alpino, ma anche di altri territori montani del centro e sud Italia: obiettivo, costruire spazi di opportunità nei quali far emergere alterità e differenze, ma anche punti di incrocio e elementi condivisi, per immaginare le montagne come luoghi di condivisione sottratti alle logiche di esclusione e sopraffazione sociale, economica e culturale.

Il progetto si inserisce nel contesto del protocollo di collaborazione tra l’UISP nazionale, Lega Montagna, l’UISP Trentino e il Trento Film Festival, firmato a maggio 2015, che ha sancito la volontà di cooperare in sinergia per portare dentro al Film Festival temi di forte valenza sociale e per contaminare il mondo della montagna con quello dello sport sociale e di cittadinanza: a fondamento di questo, la condivisione di un’idea di montagna come possibile spazio di uguaglianza e di diritti. 

Il programma della giornata sarà:

Ore 11.30

Partenza da piazza Duomo

 

Ore 12.30

Villa S. Ignazio

Liberi di camminare: l’esperienza dei “Liberi camiNantes” (Roma)

Liberi Nantes nasce nel 2007 come associazione sportiva, riconosciuta dall’UNHCR, che promuove e garantisce la libertà di accesso allo sport a rifugiati e richiedenti asilo politico.

Segue pranzo interculturale.

 

Ore 15.30

Piazza Garzetti

Wu Ming 2 + Frida X

“L’alfabeto delle orme”

Reading musicale tratto dagli scritti de “La Via del Sentiero”: una mappa zeppa di vie, soste e ipotesi, che traccia un possibile itinerario di libertà.

 

Ore 17.30

Fondazione Caritro – via Calepina

“Montagne accoglienti?”

Michele Nardelli (Associazione territoriali#europei) dialoga con Marcella Morandini (Fondazione Dolomiti Unesco), Roberto Keller (Keller Editore), Vincenzo Manco (presidente nazionale UISP).

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