Nazionale

L'Uisp in Libano per la formazione degli operatori

Venerdì 15 settembre si è conclusa la missione formativa condotta da Irene Tola e Ilaria Nobili in Libano. Quattro giorni di formazione, su danza terapia e ludobus, che rientrano all'interno del progetto Sport Kepeers, cofinanziato dalla provincia di Bolzano, e presentato dall’Uisp nazionale insieme al Comitato Uisp di Bolzano. Il progetto, collegato alla raccolta fondi di Giocagin 2017, nasce dalla collaborazione tra Uisp e Terre Des Hommes, e si rivolge proprio agli operatori di TDH e di altre associazioni che lavorano nelle aree di Qaa ed Hermel.

In particolare il training di danza terapia si è svolto ad Hermel: “Abbiamo lavorato con 25 operatori, uomini e donne, che lavorano in associazioni che si occupano di minori con disagio – racconta Ilaria Nobili, operatrice Uisp Roma - Hanno partecipato tutti con molto interesse e curiosità, entusiasmandosi ad ogni proposta. Non conoscevano la danza terapia e l’hanno trovata un’esperienza importante a livello personale e come tecnica per i propri ambiti lavorativi. Tutti si sono messi in gioco, abbiamo superato la barriera linguistica trovando grande apertura al dialogo corporeo: hanno danzato insieme non conoscendosi, anche tra uomini e donne, comportamento non comune nella loro cultura. Sono stati due giorni coinvolgenti ed emozionanti: si è creato un incontro profondo, umano, che ci ha fatto sentire vicini”.

Gli altri giorni di formazione sono stati dedicati alla gestione del ludobus: i corsi si sono tenuti a Qaa che, come Hermel, si trova nella Valle della Beqaa', al confine con la Siria. “Sono stati due giorni intensi, pieni di curiosità, sorrisi e domande – dice Irene Tola, operatrice Uisp Sassari - Gioco e animazione ludica gestiti attraverso lo sport e il movimento hanno fatto un’ottima impressione, loro non sono abituati a giocare molto, all’inizio hanno fatto un po’ di fatica a comprendere l’approccio, ma si sono impegnati con la voglia di trovare nei laboratori nuovi stimoli per le attività che propongono ai bambini. I partecipanti erano 20 tra uomini e donne, e l’incontro con queste persone è stato bello ed emozionante, un arricchimento personale”. (Elena Fiorani)

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