Uefa e Fare sostengono i gruppi antirazzisti

La Fare, Football against racism in Europe, è una rete di associazioni impegnate nella lotta alle discriminazioni nel calcio europeo. L'Uisp è tra i soci fondatori, a conferma del suo impegno sul terreno dell'antirazzismo..

Dal 1999 la rete Fare organizza l'Action Week, una settimana d'azione in cui concentrare un ricco programma di eventi, sportivi e culturali, finalizzati a promuovere la diffusione di un modo di fare calcio, e più in generale di praticare sport, scevro da contenuti e comportamenti razzisti, sessisti e discriminatori, e quindi caratterizzato da un'attitudine al rispetto delle diversità, al dialogo e all'inclusione. L'iniziativa è organizzata in collaborazione con l'Uefa. Ed infatti, tra il 16 e il 31 ottobre, alcuni grandi eventi del calcio europeo - come la Champions League - saranno affiancati da iniziative e campagne di sensibilizzazione, dirette agli sportivi e  agli spettatori.

Ma la settimana d'azione punta a coinvolgere anche e soprattutto i gruppi di base impegnatiquotidianamente nei territori. E così da alcuni anni, è possibile richiedere un piccolo contributo economico per organizzare il proprio evento. Ma bisogna sbrigarsi. Il termine ultimo per presentare la domanda di ammissione al finanziamento è il 9 settembre.

Nel 2011 circa 250 gruppi da tutta Europa hanno presentato proposte creative. Con il sostegno della Uefa, la rete Fare ha fornito piccoli finanziamenti a oltre 175 iniziative di base ed ha offerto materiali gratis per la campagna.

L'Uisp invita tutte le società sportive, le associazioni che lavorano con i migranti, i gruppi ultras, i soci, a farsi avanti e presentare la propria proposta creativa. Le iniziative possono spaziare dallo svolgimento di un torneo antirazzista, ad un progetto che veda le scuole protagoniste; dall'organizzazione di un convegno ad attività di sensibilizzazione fuori e dentro gli stadi.

Sul sito della rete Fare, tutte le informazioni dettagliate e il modulo on line per richiedere il finanziamento.

Foto di Antonio Marcello