Nazionale

Giornata dell'acqua: l'impegno ambientalista dell'Uisp

Il 22 marzo la Giornata Mondiale di questo bene comune: l'Uisp sempre in prima fila nello sport. Parlano S.Cannavò e E.Maestrelli

Oggi, 22 marzo, si celebra la Giornata mondiale dell’acqua. La ricorrenza, istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, è l’occasione per la Uisp per fare un bilancio sull’impegno che l’associazione dello “sportpertutti” ha profuso negli ultimi anni a sostegno del riconoscimento del valore dell’acqua come bene comune e per la diffusione della cultura per l'uso consapevole di questa risorsa.

Con Santino Cannavò, responsabile nazionale del settore ambiente Uisp, partiamo dal ruolo avuto dalla Uisp a sostegno della campagna referendaria sull’acqua nel 2011. “Prima ancora della campagna referendaria, tra i nostri obiettivi c’era quello di diminuire l’impatto ambientale delle nostre manifestazioni. Due attenzioni caratterizzano il nostro approccio: l’acqua va trattata stando fuori dalle dinamiche del mercato, quindi liberamente fruibile nelle manifestazioni; la libertà dal mercato determina anche benefici ambientali per il mancato impatto derivante da produzione e diffusione di plastica e dal trasporto che ne consegue”. Premesse che hanno determinato un ruolo attivo in quel referendum. “Infatti – prosegue Cannavò – ne siamo stati promotori e firmatari, ragionando sulla base di una precisa documentazione legata al riconoscimento dell’acqua come diritto e allo studio della sua distribuzione geopolitica. In quell’anno le nostre manifestazioni nazionali hanno avuto il bollino che promuoveva l’uso consapevole in tutti i materiali informativi”.

Grandi manifestazioni, come l’imminente Vivicittà in programma in più di 30 città italiane il prossimo 7 aprile, che rappresentano sicuramente vetrine importanti per questi temi. “Sono i luoghi ideali per mostrare buone pratiche come l’uso dell’acqua di rete con contenitori riutilizzabili come quelli che diffondiamo noi. Ma l’impegno Uisp prosegue nella formazione dei nostri operatori e dirigenti”.
E per quanto riguarda disegni futuri legati alla pratica quotidiana, che rappresenta la parte più cospicua dell’attività? “Abbiamo di fronte la riqualificazione degli impianti sportivi. Le nostre associazioni – chiude Cannavò – vivono nell’impianto che deve diventare luogo di trasmissione dei valori dell’associazione”.

L’acqua, però, può essere considerata come bene d’uso ma anche come ambiente per lo svolgimento di numerosi sport. “Nella pratica delle nostre attività – afferma Enrico Maestrelli, Coordinatore nazionale attività subacquee Uisp – abbiamo messo da sempre in campo un concetto di salvaguardia del contesto in cui ci muoviamo a tutela anche della continuità dell’attività stessa. Nella pratica questo si traduce nell’uso di sistemi e strumenti non inquinanti e in percorsi di educazione alla tutela del patrimonio ambientale rivolti a chi fa sport con noi”. (Fonte: redazione Uisp Emilia Romagna, di Vittorio Martone)

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