Nazionale

Sochi: la fiaccola dei diritti sia accesa insieme a quella olimpica

Da Don Ciotti alla Cgil crescono le adesioni alla campagna lanciata dall'Uisp. Mercoledi tweet-mob #UispNonGiocaConIDiritti

La fiaccola dei diritti rimanga accesa per tutta la durata dei Giochi: è ciò che chiedono i promotori e gli aderenti alla campagna lanciata dall’Uisp “A Sochi per i dirittti”.
Domani, mercoledi 12 febbraio, alle ore 14, l’Uisp lancia un Tweet-mob: basta andare su Twitter e lanciare l’hastag #UispNonGiocaConIDiritti, abbinandolo a qualche immagine collegata al logo della campagna, la “manina” col guanto rosso.
Si allunga la lista delle adesioni alla campagna, da quella di don Luigi Ciotti, fondatore di Libera a quella della Cgil, attraverso la segretaria confederale Vera Lamonica, che sottolinea come “i grandi eventi sportivi possano essere occasioni per affermare importanti diritti di civiltà”.
Per aderire alla campagna basta andare sul sito www.uisp.it e cliccare sul banner in home page. Tra le adesioni che continuano ad arrivare, segnaliamo quelle dei deputati Filippo Fossati, Roberta Agostini, Paolo Beni, Laura Coccia, del senatore Giorgio Lo Giudice, della regista Lorella Zanardo, quelle di Arcigay e di Arcilesbica. Dalla regione Emilia Romagna sono giunte le adesioni della vicepresidente Simonetta Saliera e quella dell’assessore alle politiche sociali, Teresa Marzocchi.

In particolare, si legge nell'appello, "l’Uisp chiede che siano riconosciuti i diritti LGBT, superando politiche e  leggi omofobe e discriminanti nei confronti degli omosessuali. Chiediamo che anche l'Italia dia segnali diplomatici visibili e significativi, che mettano al centro il tema dei diritti". "Le Olimpiadi - conclude l'appello - devono essere un'occasione per riaffermare il ruolo dello sport a difesa dei diritti di tutte e di tutti, partendo dai principi fondamentali della Carta olimpica. Chiediamo un impegno chiaro al nostro governo affinché i Giochi Olimpici invernali di Sochi siano l'occasione, anche in Italia, per il riconoscimento dei diritti delle persone Lgbt e per superare politiche discriminatorie nei
confronti degli omosessuali".

L’Uisp  Ferrara ha appena inaugurato "Contro le regole - lesbiche e gay nello sport", una mostra dal suono ribelle con radici internazionali molto forti. È stata, infatti, promossa da "European gay and lesbian federation" (Eglsf) e realizzata all'interno del progetto europeo "Football for Equality", di cui Uisp è partner insieme ad altre organizzazioni sportive di Austria, Germania, Olanda, Slovenia e Slovacchia. Focus della mostra è la lotta "contro le regole" di una cattiva tradizione omofoba che attanaglia il mondo sportivo.

E’ possibile aderire e firmare l’appello su www.uisp.it

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