Nazionale

Vivicittà: 44 racconti in uno solo, con le storie città per città

Oggi Manco su Rai Sport 1 alle 19 per un bilancio di questa edizione. Poi il servizio su Tg1 Rai e un "racconto di racconti"
Un racconto che ne vale 44: #vivicittà 2014, tante corse in una sola. Tante persone, tante storie, tanti racconti personali e collettivi. La rete li ha uniti insieme, via Twitter e Facebook, find your way. Proviamo a raccontarvi il senso di ciò che è successo, con alcune segnalazioni: il servizio del Tg1 Rai, la galleria fotografica di Repubblica.it con 32 scatti, gli aggiornamenti di Corsport.it dati in presa diretta e la nostra galleria fotografica.

Poi, oggi mercoledì 9 aprile, alle 19 su Rai Sport 1: In conclusione della trasmissione “Un pomeriggio da campioni” – si legge in un lancio ANSA - si parlerà della manifestazione podistica Vivicittà, che si è svolta lo scorso 6 aprile in oltre 40 città italiane e 20 estere, e che - quest'anno - ha visto la partenza dal carcere di Rebibbia. A parlarne il presidente Uisp Vincenzo Manco e la vice-direttrice del carcere romano Anna Del Villano".

Le città dovevano essere 45, una in più ma, all’ultimo momento, la prova del Fornelli di Bari è saltata e verrà recuperata al più presto. Il primo tweet dell’edizione 2014 è di Tiziano Pesce, da Genova, e racconta del prologo nel carcere di Marassi il 24 marzo. Il 29 marzo è stata la volta del carcere di Brescia. La magia della nota corsa dell'Uisp è però in questa parola: contemporaneità. Ci si avvicina alla corsa e si susseguono le conferenze stampa, gli articoli sui giornali locali e i dettagli sui percorsi: partenza dal Castello del Valentino, twitta Uisp Torino. Anche Redattore sociale, Rai Sport e Corriere dello sport seguono e rilanciano a loro volta le notizie. Felipe corsa y tango, da Palermo, ricorda che “tanti anni, tante città, tanti che corrono non solo in Italia”. Come dargli torto? Mancano 48 ore e i tweet cominciano a rincorrersi, Andrea Dreini da La Spezia incita: tutti in piedi e lancia #scattoloscatto. Un modo per allertare fotografi e podisti, uniti dal movimento di gambe e di polpastrello. Domenica 6 aprile, sole a chiazze su tutta la penisola o al massimo nuvole senza pioggia, le previsioni sono state di parola. Sospiro di sollievo per Lorenzo, volontario Uisp di Cagliari, la sveglia suona alle 6 di mattina, il nastro stradale se l'è portato a casa per non passare al comitato ed andare direttamente al Poetto, l’incantevole lungomare.

Come lui sono in duemila e oltre in tutta Italia i volontari Uisp pronti ad affrontare la levataccia e ad organizzare le 44 corse, insieme ai dirigenti delle società sportive, i giudici di atletica, quelli Uisp e quelli Fidal. Grazie a tutti loro le “44 corse in 1 sola” andranno in scena. Mancano due ore al via e la giornalista Marzia Leoni, insieme al tecnico Vasciaveo, montano la postazione satellitare per la diretta dal carcere di Rebibbia: ci sono Vincenzo Manco, Antonio Leti, i volontari, gli educatori e i dirigenti dell’Uisp Roma, il personale in servizio delle guardie penitenziarie e la direzione del carcere. A Roma come a Milano nel carcere di Opera e in quello di Catanzaro, sebbene su un percorso più breve. E nelle altre città che succede? Arrivano notizie da Palermo, un mare di iscritti, quasi 6.000 e le magliette non sono sufficienti.

Da Firenze tweetta l’Anpas nazionale, in servizio con le autoambulanze: a dare il via c’è il ct della nazionale azzurra, Cesare Prandelli. Arrivano le foto del via a Siena con paesaggio prestigioso in piazza del Campo: le posta Simone Pacciani, in servizio volontario insieme a tanti altri. Da La Spezia giunge la storia di Raffaele: “il suo traguardo è stato poter correre”. Uisp Abruzzo posta lo striscione che ha aperto il Vivicittà a Pescara, con dedica a L’Aquila a cinque anni dal terremoto. Sergio Chiamparino copre i 12 chilometri torinesi e festeggia con un tweet: “la mia corsa per delle comunità sostenibili”. Silvana Cavalchi da Reggio Emilia: “è una manifestazione che sorprende sempre”, che “ha messo radici nel Paese” rilanciano da Parma. Donatucci, dal carcere di Rebibbia: “si vince semplicemente prendendo parte alla gara”. La Regalamiunsorriso dona un defibrillatore durante la corsa fiorentina. Alberto da Mestre-Venezia: “bella giornata, bella corsa, bella vittoria”. Da Genova arrivano immagini spettacolori con i 12 chilometri corsi tra le gru e i container di Pra. Dopo i primi arrivi scattano le classifiche da comunicare velocemente all’Uisp nazionale dove Massimo Tossini è al lavoro per realizzare i primi arrivati della classifica compensata da dare ai giornali. Insieme a lui ci sono collaboratori e personale dell’Uisp nazionale che si è reso disponibile volontariamente per raccogliere i dati. C’è anche Tommaso Dorati che con spirito di servizio è stato a Rebibbia ma ha l’orecchio incollato al cellulare: a Latina record di partecipanti! Il collegamento con le città estere è più complicato ma le notizie da Sarajevo confermano la vittoria di un'atleta nazionale. Tra gli uomini Yuri Floriani in corsa a Palermo non ce l’ha fatta: una buona prova la sua, ha distanziato tutti ma è stato costretto a correre da solo.

La vittoria finale sembra un derby tra Tirreno e Adriatico: la spunta Ancona su Civitavecchia, ma siamo lì! Parte il comunicato stampa nazionale e sgomita con le notizie del calcio che impongono la loro dittatura domenicale. Sono le due e mezza del pomeriggio, Manco annuncia la classifica dei primi tre in diretta da Radio Rai, al termine di Sampdoria-Lazio e Vivicittà comincia a farsi largo tra i media, con le agenzie nazionali che battono ordine d’arrivo e contesto. Hanno vinto in 70.000 e la notizia è questa, please. Repubblica.it realizza un grande lavoro cucendo insieme dettagli e foto che arrivano dalle redazioni locali: alla fine la galleria fotografica sembra il serpentone infinito di Vivicittà, con ben 32 scatti da tutta Italia. La Rai realizza servizi in una decina di regioni e per ogni sede di Vivicittà ci sono storie e notizie diverse che si rincorrono. Tg3 Lazio ha realizzato un servizio dentro Rebibbia che viene rilanciato da Tg1. Le maggiori testate locali dedicano l’apertura delle cronache del giorno dopo alle foto eroiche e scanzonate del popolo di Vivicittà. Che ha dimostrato di essere in prima fila in fatto di sport sociale ma anche di comunicazione: utilizzando le tecnologie e i social network il racconto di Vivicittà è stato davvero collettivo e ha confermato che il primo media siamo noi, l’Uisp e la gente dello sportpertutti. Sulle strade del mondo e un po’ più su, in quelle dell’etere. Comunicazione è movimento, storica e nuovissima frontiera di Vivicittà.

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