Fermiamo le stragi: l'adesione dell'Uisp all'appello

Mentre ancora risuonano nell'aria i cori di migliaia di giovani donne e uomini che hanno partecipato ai Mondiali antirazzisti, l’Uisp aderisce all'appello "Fermiamo le stragi - Accoglienza e dignità per i rifugiati in Europa", promosso dalla CGIL e altre associazioni. Oggi alle 17.30 in piazza Monte Citorio, di fronte al Parlamento ci saranno anche le bandiere dell’Uisp al sit-in promosso dalla rete di organizzazioni sociali.

L’Uisp porterà in piazza lo spirito con il quale, quotidianamente e in tutta Italia, promuove iniziative di sport sociale per l’integrazione e contro le discriminazioni. Un impegno diffuso su tutto il territorio nazionale e rilanciato nel mondo con i progetti di cooperazione internazionale attraverso lo sport. I Mondiali Antirazzisti, conclusi domenica scorsa a Castelfranco Emilia, sono stati capaci di amplificare a livello internazionale la convinzione che lo sport sia un mezzo privilegiato di  integrazione, che esalta e valorizza le differenze e l'interculturalità.

La strage di persone alla ricerca di una speranza di vita migliore, che ogni giorno si verifica nel Mediterraneo sulle nostre spiagge, è infinita. Una ferita aperta che non può vederci indifferenti, disumani. Società civile e istituzioni locali nazionali ed europee devono rispondere con mezzi adeguati e politiche di lungo respiro, capaci di dare accoglienza e asilo a chi fugge a rischio della propria vita. Ritrovare l'umanità che l'Europa troppo spesso dimostra di avere smarrito, rispondendo con misure insufficienti alla proporzione evidente di questo dramma che contraddistingue la nostra epoca.

L'appello, rivolto in particolare a Matteo Renzi, Presidente di turno dell'UE per chiedere l'apertura di canali umanitari con il coinvolgimento delle Nazioni Unite e l'applicazione della Direttiva europea sulla protezione temporanea. Con l'appello le associazioni promotrici chiedono al Governo italiano di implementare subito un Piano nazionale per l'accoglienza, attraverso un coinvolgimento non solo degli enti locali e delle regioni ma anche delle associazioni e gli enti di tutela.