Nazionale

I numeri del non profit italiano emersi dal censimento Istat

Il prof. Antonio Mussino, docente di statistica all'Università La Sapienza di Roma, analizza i dati su sport e non profit in Italia

Le istituzioni sportive costituiscono il settore più ampio del non profit italiano, ben 92.838 unità, pari al 30,8% del totale delle istituzioni non profit censite (fonte: Istat, 9° Censimento delle istituzioni non profit). Sono, però, oltre 24 milioni le persone in Italia che si dichiarano completamente sedentarie, pari a circa il 42% della popolazione. Con una forte disparità tra Nord e Sud, a discapito del Mezzogiorno (fonte: Coni, Lo sport in Italia, numeri e contesto).

Pubblichiamo la riflessione di Antonio Mussino, sui dati emersi dalla ricerca Istat su non profit e realtà del mondo dello sport.

L’Istat, nell’ambito del Censimento dell’industria e dei servizi del 2011, ha puntato l’attenzione sul mondo del non profit, realtà articolata, complessa, ancora poco conosciuta, ma di grande rilievo per la tenuta economica e lo sviluppo sociale del nostro Paese. Il nuovo Censimento cerca di fotografare tutte le sfaccettature di questo settore, avendo come riferimento la Rilevazione censuaria sulle imprese private e le istituzioni non profit del 1999: è stato così possibile comparare le dinamiche del settore a distanza di dodici anni.

I contenuti del questionario utilizzato per la rilevazione sono stati individuati in collaborazione con esperti del settore, stakeholder e referenti istituzionali coinvolti nel Comitato consultivo istituito dall’Istat. La raccolta dei dati è stata effettuata nell’autunno 2012. In questo contributo l’analisi è ristretta alle istituzioni non profit che operano nel mondo dello sport in Italia: è quindi possibile un doppio confronto, istituzioni sportive vs. tutte le istituzioni non profit; risultati del 2011 vs. quelli del 1999.

A fronte delle 301.191 istituzioni non profit attive in Italia, quelle che svolgono attività prevalente nel settore sportivo sono 92.838, ossia il 30,8%: quasi 1 su 3! Nel 1999 erano proporzionalmente un po' di meno, ovvero il 25,7%: infatti, mentre la crescita complessiva è stata del 36%, nel mondo dello sport si è avuto un incremento del 63%. Ci sono anche istituzioni che si occupano di sport come area di intervento secondaria e sono 21.449 (7,7%): complessivamente si raggiunge la ragguardevole cifra di 114.287 unità.

L’impatto del non profit si misura anche col numero di volontari coinvolti 1.051.879, quasi il doppio di quelli del 1999 (569.779); con quello degli addetti (dipendenti) 13.139 (vs. 9.125 del 1999) e dei lavoratori esterni 75.475 (vs. 12.139 del 1999). Le unità di personale coinvolte nel settore sportivo hanno un profilo diverso da quello complessivo: infatti i volontari nello sport sono il 22,1% del totale, i dipendenti solo l’1,9%, i lavoratori esterni il 9,3%;  in sintesi i lavoratori retribuiti nello sport sono il 9,3% di tutti i retribuiti nel non profit italiano.

Va detto che il settore, pur confermando la tradizionale prevalenza di attività di volontariato, ha visto un significativo incremento del lavoro retribuito (+316,7% rispetto al 1999, a fronte di un incremento medio di +55,5%), sostanzialmente dovuto al coinvolgimento dei lavoratori esterni (+520,2%). Va segnalato che gli atleti, allenatori, accompagnatori, istruttori, soci e così via, che svolgono nel non profit un’attività retribuita in base a un contratto di lavoro, sono inclusi tra i lavoratori esterni e quindi, convenzionalmente, fra i lavoratori retribuiti.

La maggioranza assoluta delle istituzioni non profit sportive si è costituita dopo il 2000, ovvero dopo la precedente rilevazione: sono ben il 61,5%, a fronte del 51,1% medio del settore. Questo dato pone una serie di interrogativi sulla volatilità del settore, che potrebbero essere sciolti solo con un’accurata analisi demografica di nascite (costituzioni) e morti (chiusure), a partire dai record file del 1999 e 2011, anche per scoprire quante delle istituzioni costituite prima del 1999 fossero state effettivamente registrate all’epoca nel Censimento. Si è infatti evidenziato che l’aumento complessivo del numero di istituzioni non profit è dovuto anche alla maggiore accuratezza della rilevazione del 2011 rispetto alla precedente.

Il rapporto dell’Istat, consultabile sul sito dell’Istituto, analizza in dettaglio: la struttura organizzativa e le attività svolte dalle istituzioni non profit sportive, nonché le caratteristiche delle risorse umane e le risorse economiche (entrate e uscite), nell’ambito della classificazione in area economica market o non market.

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