Agosto è alle porte, tempo di vacanze e, quindi, per la maggior parte degli italiani di mare: ambiente ideale per praticare un po’ di attività sportiva e in particolare il nuoto. Vale per tutti? “Per qualcuno l’estate è tempo di riposo dalle attività natatorie: - risponde Massimo Tesei, presidente Lega nuoto Uisp - per chi partecipa alle manifestazioni ufficiali in piscina, il periodo estivo diventa quello di stacco dall’attività, mentre per molti altri diventa il momento centrale della loro pratica, in particolare per coloro che amano il nuoto in mare in acque libere. Questo sarà proprio un ambito su cui ci concentreremo nel futuro: in passato organizzavamo il Giro d’Italia a nuoto in mare, manifestazione che aveva fatto avvicinare al nuoto in acque libere un numero importante di persone non abituate a questa specialità. Studiando le giuste strategie ora dovremmo far abituare di nuovo le persone a questa disciplina, che si pratica in un ambiente diverso dall’allenamento classico. Questo è uno dei nostri prossimi obiettivi: cercheremo di far acceder al movimento in acque libere sempre più persone”.

Sarà proprio il Campionato di nuoto in acque libere a chiudere la stagione delle manifestazioni nazionali del nuoto Uisp per questa stagione sportiva: “La manifestazione in mare torna dopo tanti anni sull’Adriatico: si svolgerà a Cesenatico, domenica 27 luglio, e coinvolgerà sia il settore giovanile che il mondo amatoriale degli adulti. Le partenze saranno scaglionate per categorie, su percorsi di lunghezze diverse, i partecipanti saranno oltre 200 con una buona rappresentanza di tutte le regioni italiane. La manifestazione è aperta a maschi e femmine e non vi si accede per selezioni territoriali: come tutte le manifestazioni nazionali della Lega è aperta a tutti, non vogliamo che ci siano fattori di esclusione per nessuno”.
I campionati sono organizzata dalla Lega nuoto nazionale Uisp, in collaborazione con la Lega nuoto Emilia Romagna e il Comitato Uisp di Forlì-Cesena.

Come si svolge la gara in acque libere?
“Si parte dalla spiaggia e si affronta un percorso realizzato nello spazio antistante il punto di partenza, segnalato con le boe. Il nuoto in mare cambia il metro di gestione della gara e della nuotata, in particolare perché le distanze sono più lunghe rispetto al nuoto in vasca, non ci sono punti di riferimento, esclusivamente affidati alle boe che tracciano il percorso, mentre in vasca si può seguire la riga sul fondo. La nuotata deve cercare di favorire una traiettoria che sia il più lineare possibile, per non allungare il percorso, tenendo come punto di riferimento la boa successiva. Di norma si nuota a stile libero, perché è la specialità che permette di andare più veloce, ma è possibile cambiare anche nel corso della gara”.

La specialità sta avendo un periodo di particolare vivacità su tutto il territorio nazionale.
“Il nuoto in acque libere rientra in quelle attività che si fanno in ambiente naturale e non necessitano di impianti sportivi, quindi in un momento di crisi come questo, specialmente nella fascia adulta, perché le famiglie garantiscono l’attività sportiva ai figli ma spesso grazie alla rinuncia degli adulti, torna alla ribalta. Infatti, tutte quelle attività che non necessitano di attrezzature sportive economicamente rilevanti e di impianti sportivi attrezzati, permettono agli appassionati di continuare a fare attività sportiva, sfruttando la bella stagione”. (E.F.)