Al Rock Master Festival di Arco (Tn) si parla di sicurezza

Il Rock Master Festival, giunto alla 27° edizione, offre un’esperienza a 360°: una settimana di grandi eventi sportivi e di iniziative outdoor dedicati ai campioni dell’arrampicata, a tutti gli appassionati e a chi vuole avvicinarsi agli sport all’aria aperta. Arco in questi anni ha conquistato il titolo di capitale internazionale dell’arrampicata. Per questo il Rock Master Festival ha deciso di affrontare anche il tema della sicurezza. 

L’arrampicata sportiva ha rimosso la componente rischio dal suo lessico, diventando un’attività in cui il confronto con il pericolo è stato abbandonato in favore del solo gesto atletico. Il terreno di azione – falesie attrezzate e strutture artificiali – tecniche e dispositivi di sicurezza hanno contribuito in modo determinante a dirigere lo sport climbing in questa direzione, eppure… Eppure dobbiamo ancora confrontarci con incidenti che vorremmo invece fossero, se non banditi, almeno drasticamente ridotti.

L’arrampicata è una attività praticata in un contesto potenzialmente pericoloso dove tuttavia il livello di rischio può essere ridotto in modo significativo ed accettabile. Quali azioni i diversi attori, praticanti, federazione ed enti, aziende, gestori e proprietari di impianti, media, possono mettere in campo per contenere e ridurre questi eventi?
Ad Arco si incontreranno gli addetti ai lavori, istituzioni sportive, aziende, gestori di impianti, praticanti, atleti, operatori dei media, per un confronto su questo delicato tema, per capire tutti assieme se stiamo comunicando ed informando correttamente, se gestiamo in modo adeguato gli impianti, se tecniche ed attrezzature ci portano nella giusta direzione.

L’incontro si aprirà con i saluti di un rappresentante del Comune di Arco e gli interventi di Ariano Amici, presidente FASI (Federazione arrampicata sportiva italiana), Antonio Radice, presidente Commissione nazionale scuole sci alpinismo, alpinismo ed arrampicata libera del CAI, Santino Cannavò, presidente Lega montagna Uisp, insieme a un rappresentante Alpenverein SudTirol.

Seguiranno tre relazioni effettuate da Angelo Seneci, Nicola Tondini e Carlo Bona. Seneci è membro del gruppo di lavoro che ha elaborato la normativa europea sulle strutture di arrampicata, consigliere nazionale FASI e consulente per amministrazioni pubbliche per lo sviluppo del turismo outdoor nonché direttore sportivo del Rock Master; introdurrà l’incontro parlando di come l’avvento dell’arrampicata sportiva ha mutato il contesto di pratica, il terreno di gioco ma anche l’approccio culturale, e quali siano state le conseguenze. Nicola Tondini, guida alpina, ingegnere, gestore del Centro di arrampicata King Rock, tratterà dell’esperienza diretta nella gestione del rischio in un impianto di arrampicata indoor, mentre l’avv. Carlo Bona, docente di diritto privato all’Università di Trento, affronterà il tema della responsabilità civile e penale in arrampicata sportiva dei diversi soggetti